Il futuro di Valentino Rossi è a un bivio. Il pilota inizierà la stagione, ormai prossima, con il contratto in scadenza ma molti danno quasi per scontato di poterlo vedere nuovamente in sella alla Yamaha anche nel 2019. A sorpresa, però, c’è chi la pensa diversamente, e non si tratta di un parere qualunque, bensì quello di Maurizio Bruscolini. Secondo il “Brusco” il rinnovo non è ancora arrivato perché ritiene che l’offerta sia troppo bassa.
Uno scenario inaspettato
Valentino Rossi ha da poco compiuto 39 anni, ma ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino e la voglia di misurarsi in pista con i colleghi più giovani. Il sogno di conquistare il decimo titolo mondiale non è stato accantonato, anzi, anche se le difficoltà nei test in Thailandia non sono mancate.
Proprio la voglia costante di misurarsi e di migliorare fa allontanare l’idea di un addio alle corse a fine stagione. La Yamaha sembra essere della stessa opinione, anche se la proposta avanzata al “Dottore” per il 2019 non soddisferebbe pienamente il pilota. A rivelarlo è uno che sa bene cosa accada nei box della MotoGp, l’insider Maurizio “Brusco” Bruscolini: “La Yamaha ha presentato un contratto a Valentino per un anno con l’opzione per il secondo anno – ha detto a Franco Bobbiese nella trasmissione Paddock -. So che la casa di Iwata ha mostrato un contratto a Valentino per la durata di un anno e un’opzione per il secondo. Suo papà nelle interviste racconta che Valentino vuole firmare per due anni e dietro a questo c’è una regia ben precisa… Valentino non firma perché l’offerta di Yamaha è modesta, i soldi sono pochi. Non so se questo sia vero, ma ho fatto altre ricerche sulle vendite della casa. Infatti alcuni dei mercati principali di Yamaha sono quelli delle Filippine e della Malesia: nelle prime è in calo del 10%, nelle seconde del 6,5%. Suppongo quindi che Rossi faccia vendere poche moto, ma vorrebbe tanti soldi e in Yamaha forse stanno facendo dei calcoli”.
E ora cosa accadrà?
Se quanto prospettato da Bruscolini fosse vero, riuscire a dare il meglio in pista potrebbe non essere poi così semplice per Valentino. Il pesarese è certamente abituato a sopportare le pressioni, ma sappiamo bene quanto stare in un ambiente sereno possa influire positivamente sulle prestazioni.
L’ipotesi del “Brusco” non sarebbe però così campata per aria. Proprio a inizio anno il team manager Lin Jarvis aveva invitato i piloti a ridurre almeno parzialmente le proprie pretese a livello economico. Ma i soldi potranno essere davvero così determinanti per uno come il numero 46 che vanta una lunga e soddisfacente carriera?
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