La stagione 2018 di MotoGp è ormai alle porte, ma a scatenare l’interesse degli appassionati non c’è solo la lotta per il titolo ma anche il futuro di alcuni piloti che inizieranno l’annata sportiva con il contratto in scadenza. Tra questi c’è anche Valentino Rossi, certamente il più amato da tutti i tifosi italiani, che in più occasioni ha ribadito di voler prendere una decisione definitiva dopo avere visto il suo rendimento nelle prime gare. C’è chi però ha pochi dubbi su quello che farà il pesarese il prossimo anno: secondo Carlo Pernat, il suo ex manager, il numero 46 ha già firmato per il 2019, con un’opzione per il 2020.
Una rivelazione inaspettata
Valentino Rossi non vede certamente l’ora di rimettersi in sella alla sua Yamaha e di riscattarsi dopo un 2017 che gli ha portato qualche delusione di troppo. Il suo futuro, però, almeno ufficialmente resta un’incognita: il contratto che lega il pilota alla scuderia giapponese è infatti in scadenza a fine stagione. A breve il pesarese compirà 39 anni, elemento tutt’altro che di secondo piano per prendere una decisione, ma le motivazioni sembrano essere sempre le stesse. Pensare di vederlo in pista anche il prossimo anno non è così improbabile.
C’è chi però sembra non avere dubbi su quello che farà il numero 46: si tratta di Carlo Pernat, il suo ex manager, da sempre legato a un rapporto di stima e affetto con il centauro. “Lo sviluppo della moto lo porterà avanti Valentino, la Yamaha tra l’altro si è sposata con Valentino – ha detto nel corso della trasmissione Paddock -. Per il 2019 ha già firmato, poi c’è l’opzione per il 2020, questa posso darla già come notizia ufficiale! Senza contare che quando finisce farà la VR46 con Moto3, Moto2 e MotoGP, avrà la moto ufficiale Yamaha e dovrà stare molto attento Herve Poncharal perché a quel punto sparirà quel team (Tech3, ndr) e la VR46 diventerà team semiufficiale della Yamaha”.
La scelta, se sarà confermata a breve, farà certamente felici tantissimi appassionati di due ruote, che non vedono l’ora di continuare a esaltarsi per le prestazioni di Vale. Prima di appendere il casco al chiodo c’è però ancora un sogno da realizzare: il decimo titolo mondiale.
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