Dopo Honda, Suzuki e Ducati, toccava alla Yamaha presentare la nuova moto. Come già successo altre volte, la casa di Iwata ha scelto l’Asia per svelare la nuova moto, e la presentazione è avvenuta come di consueto in grande stile. Tante le novità portate dalla casa giapponese, dalla livrea, modificata in maniera vistosa rispetto alle precedenti edizioni della M1, ai tanto attesi componenti tecnici, pronti ad essere testati tra qualche giorno a Sepang. Valentino Rossi aveva promesso una colorazione neroazzurra, e così è stato, la nuova M1 si presentata più “incattivita”, in virtù della presenza ingente del nero, che ricopre gran parte del telaio. Ciò che i piloti ufficiali e i dirigenti Yamaha si aspettano è che la nuova moto, rivoluzionata nell’aspetto esteriore, sia cambiata in positivo anche nei componenti tecnici e quindi in pista.
Valentino Rossi è fiducioso in vista della nuova stagione: “Abbiamo il potenziale per cercare di lottare per la vittoria”
Storicamente la Yamaha non è una casa costruttrice che rivoluziona la moto più di tanto, sia per quanto riguarda la livrea sia relativamente agli aspetti tecnici. Tuttavia la stagione 2018 è stata troppo deludente e a Iwata hanno lavorato tanto per riportare la M1 dove tifosi e soprattutto i piloti ufficiali desiderano. Valentino Rossi, alla soglia della sua 24esima stagione, è fiducioso sul lavoro svolto in Giappone: “Nel 2018 abbiamo sofferto troppo e tutto il team vuole essere più forte in vista della stagione. Abbiamo il potenziale per cercare di lottare per la vittoria. Di certo gli ingegneri in Giappone hanno lavorato moltissimo durante l’inverno. Noi dovevamo cercare di migliorare la moto in alcune aree, per essere più competitivi. Qualcosa è cambiato anche nel team, penso che possiamo essere più forti ma dobbiamo aspettare a parlare”.
Il “dottore” ha spiegato anche le difficoltà di restare competitivi alla soglia dei 40 anni: “Sfortunatamente questa settimana farò 40 anni e sono un pochino vecchio, ma per me è una sfida restare competitivo a quest’età. Sono il primo pilota a farlo in MotoGP, ma magari in futuro anche altri piloti continueranno a correre. La cosa importante è avere le giuste motivazioni ma soprattutto sentirsi veloci. Il problema è specialmente dal punto di vista fisico. Devi allenarti tutti giorni, in moto e in palestra. Non credo che cambi molto tra 36 e 40, ma di certo cambia tra 25 e 40. Devi lavorare duro, ma penso che sia possibile tenere il passo. In futuro ci saranno altri piloti come me che correranno fino a 40 anni. Quando hai 25 anni ti viene facile tutto. La motivazione più grande è guidare la moto, perché mi piace. Ma soprattutto le belle sensazioni che hai dopo aver fatto una bella gara, magari dopo aver vinto o anche essere stato solo sul podio”.
Il 2019 è stato più volte definito l’anno zero
Nei primi test di Sepang, la Yamaha inizierà a capire se le innovazioni tecniche, definite da ingegneri e dirigenti “rivoluzionarie”, sono realmente traducibili in velocità e competitività: “Ci sono un po’ di cose da provare, ma come ho detto prima, adesso in MotoGP la cosa più importante è la gestione delle gomme. Si lavora su tutti gli aspetti della moto per farle lavorare meno e per conservarle meglio per la seconda parte di gara. Una cosa che nel 2018 un po’ ci mancava“. Valentino Rossi ha le idee chiare sul test di Sepang, ma anche dall’altro lato del box si aspettano risultati importanti.
Maverick Viñales infatti è atteso da una grande stagione: “La moto è bellissima, credo una delle più belle di sempre in MotoGP. Io e Valentino siamo ad un ottimo livello entrambi, ci spingiamo al massimo. Non vedo l’ora di iniziare, le vacanze sono state troppo lunghe, io voglio tornare in moto. Vedremo se potremo spingere al massimo già dai primi test di Sepang. Mi sento pronto, indipendentemente da come è andata la scorsa stagione. Ci sono stati molti cambiamenti, Garcia sarà la chiave per farmi stare tranquillo nei weekend di gara, in modo che possa dare il massimo in gara. La mia motivazione? Battere Valentino! Scherzo. Il campionato è lungo ed è importante restare concentrato per tutta la stagione, credo di aver imparato molto e so che vincere è il nostro obiettivo. Corro per quello”.