Una gara incertissima per iniziare una stagione che si prospetta più che mai adrenalinica. È successo questo a Losail, nel Gran Premio del Qatar che inaugura il Motomondiale. A tagliare per primo la linea del traguardo ci ha pensato Maverick Vinales, al debutto con la Yamaha, già velocissimo nel weekend. Pur partendo dalla pole, nelle prime due curve ha sofferto terribilmente la rimonta del plotone, cedendo il passo a cinque piloti.
Una partenza insolita
Nei primi cinque giri il gruppo è trainato da uno straordinario Zarco. Il pilota francese, a bordo di una Yamaha Factory, si spinge in avanti facendo il vuoto sul trio Dovizioso, Marquez e Iannone, mettendo anche 1.8″ di gap. Più dietro le Yamaha ufficiali di Vinales e Rossi, il quale, inizialmente fermato da Dani Pedrosa, riesce ad infilarlo e ad avere pista libera per lanciarsi in una straordinaria rimonta. La sensazione era quella di un GP destinato all’assolo dell’outisder: Zarco, però, complice una pista un po’ viscida (la partenza è stata peraltro rimandata a causa delle prime curve troppo bagnate), perde l’anteriore dopo 7 giri e cade al suolo.
Lo svolgimento
Prende allora la testa Dovizioso, ricamandosi un secondo e mezzo di vantaggio sui diretti inseguitori che non smettono però di tallonarlo. Il cuore della corsa è segnato da un ottimo duello tra la Suzuki di Iannone e la Honda Marquez per la seconda piazza. Non appena Vinales si accoda ai due, Iannone scivola al 10° giro e il Dottore può rientrare sul duo appena creatosi. A nove giri dal termine la situazione vede Dovizioso saldamente al comando; un secondo più dietro, rispettivamente, Vinales, Marquez e Rossi. Vale, però, non ci pensa due volte a superare lo spagnolo e, col compagno di scuderia, aggancia il Ducatista involato al successo a 5 giri dal termine.
Il duello finale
La fase finale della corsa vede un botta e risposta tra Vinales e Dovizioso, con Rossi che, pur provandoci inizialmente, si arrende al ritmo scatenato dei due e si accontenta del gradino più basso del podio. Nell’ultimo frangente di competizione la M1 di Valentino è sembrata quasi incontrollabile sul posteriore, sbandando spesso e pericolosamente. Un testa a testa al vetriolo corona questo fantomatico GP: vince Vinales, applauso al Dovi e notevole dimostrazione della Suzuki, tecnicamente valida come le dirette rivali. Completano la classifica un opaco Marquez, quarto, Pedrosa quinto e a seguire Alex Espargaro, Redding, Miller, Rins e Folger. Solo undecismo Lorenzo, alla gara numero uno su Ducati. Male alla partenza, prova a rimontare ma cede sul finale.