Il futuro di Valentino Rossi è tutto da scrivere. Il pesarese in questa stagione non è riuscito a competere come avrebbe voluto per il decimo titolo della sua carriera, ma ha ancora la voglia di misurarsi con avversari più giovani ma altrettanto combattivi. Il contratto che lo lega alla Yamaha è in scadenza, ma già nei prossimi mesi, come ha confessato recentemente, prenderà una decisione. Uno dei candidati più apprezzati dalla scuderia giapponese in caso di addio del “Dottore” potrebbe essere Johann Zarco, ma altre ipotesi non possono essere escluse.
Il ruolo decisivo della Yamaha
Valentino Rossi ha ormai superato i 38 anni, ma ha ancora tanta voglia di vincere e rendere ancora più importante il suo palmares. Il “Dottore” lo ha dimostrato anche pochi mesi fa quando ha deciso di rientrare a tempo di record ad Aragon a pochi giorni di distanza dalla frattura di tibia e perone.
Il momento in cui darà l’addio alle corse però, inevitabilmente, non è così lontano. Pochi giorni fa lui stesso ha rivelato di voler prendere una decisione definitiva sul suo futuro a breve. A confermarlo è Lin Jarvis, team director della Yamaha, che ha le idee chiare su cosa possa spingere il numero 46 a proseguire anche nel 2019: “La sua motivazione dipenderà anche dalle prestazioni della moto – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. In inverno spero di riuscire a parlare con lui per capirne le intenzioni. Ma credo che deciderà dopo 3-4 gare“.
Recentemente lui stesso non ha nascosto di provare una sensazione di paura all’idea di dire addio alla vita sui circuiti.
La scelta dell’erede
Succedere a un pilota vincente come Valentino Rossi non sarà certamente semplice. La Yamaha, come ogni team che vuole competere a grandi livelli, sembra avere già le idee chiare: “Saremo preparati e, di sicuro, Zarco sarà uno dei candidati. Il 2018 sarà importante: tranne i piloti Marc VDS e Crutchlow, tutti saranno liberi“.
Il francese avrà quindi gli occhi addosso nella stagione che inizierà tra qualche mese dove dovrà confermare quanto di buono fatto finora: “Mi ha impressionato in pista e fuori. Non era la prima scelta di nessun team, ma ora tanti sono interessati. KTM per esempio” – ha concluso Jarvis.