Più forte del dolore, fisico – per il brutto incidente che nel ranch di Tavullia vissuto neppure una settimana fa – ed emotivo – per la perdita dell’amico e compagno Nicky Hayden: è così che si presenta Valentino Rossi alla vigilia del Gran Premio d’Italia. Al Mugello la vittoria del padrone di casa manca da ben 9 anni, dopo che dal 2002 al 2008 il Dottore aveva inanellato una ineguagliata scia di successi consecutivi. E Valentino è più agguerrito che mai. Stamani nella terza sessione di prove libere aveva fatto segnare il miglior tempo; non è riuscito a ripetersi in qualifica ma meglio di lui ha fatto solo il compagno di scuderia Maverick Vinales, che agguanta la sua terza Pole stagionale.
La griglia di partenza
In verità Rossi aveva fatto segnare il terzo tempo, uno degli ultimi ad uscire dai box. Lo precedeva un incredibile Danilo Petrucci, penalizzato però dai commissari di gara per aver superato il limite della pista all’ingresso del rettilineo finale. Così la griglia di partenza vedrà le due Yamaha davanti seguite da un brillante Andrea Dovizioso. In seconda fila troviamo l’altra Ducati di Michele Pirro – ottimo il suo tempo – e le due Honda ufficiali, rispettivamente Pedrosa e Marquez, che sbaglia a gestire i tempi d’uscita e quando serve si ritrova tappato da Zarco (alla fine undicesimo). Terza fila dunque per Lorenzo, Bautista e Petrucci, con Rabat a chiudere la top ten.
Il “solito” casco personalizzato
Si preannuncia una gara senza esclusione di colpi, probabilmente un crocevia per l’ottica mondiale dopo le cadute di Rossi e Marquez al Montmelò. Riflettori puntati sul beniamino di casa, che dopo tanto tempo mostra di poter ambire alla vittoria su un circuito particolarmente sentito. Valentino, come da tradizione, ha usato un casco personalizzato in vista dell’appuntamento di casa: la livrea è un chiaro tributo a Francesco Totti, con la caricatura del Dottore in maglia azzurra intento a dire “Mo je faccio er cucchiaio“. Non manca, inoltre, il richiamo ad Hayden, con il numero 46 sulla mentoniera che si tramuta in 69, sigla appartenuta al pilota tragicamente scomparso qualche giorno addietro.