Il terzo posto ottenuto da Valentino Rossi alla gara inaugurale della stagione in Qatar ha dato buoni segnali non solo al pilota, ma anche alla Yamaha, che attende di riscattarsi dopo un 2017 piuttosto negativo. Ovviamente è però ancora presto per fare proclami in vista dell’annata. Sin dai test, la moto giapponese ha mostrato prestazioni altalenanti: il pesarese preferisce quindi non sbilanciarsi troppo in vista del prossimo Gran Premio in programma in Argentina.
La stagione sarà lunga e impegnativa
Il 2017 è stato decisamente negativo per la Yamaha: la scuderia giapponese non aveva fatto mai così male negli ultimi dieci anni. La voglia di riscattarsi, grazie al mix tra l’esperienza di Valentino Rossi e la spregiudicatezza di Maverick Viñales, è quindi tanta. Il terzo posto ottenuto dal “Dottore” in Qatar sembra dare segnali positivi, ma nelle settimane precedenti gli intoppi non sono mancati. È quindi ancora presto per sbilanciarsi.
“In qualifica non ero molto contento del bilanciamento della moto perché abbiamo provato alcune modifiche per salvaguardare la gomma anteriore ma abbiamo perso velocità. Quindi per la gara mi sono detto ‘proviamo qualsiasi cosa per andare veloci’ e se la gomma resiste, resiste, altrimenti ‘ciao’ – ha raccontato Valentino Rossi in un’intervista a Crash.net – Ma abbiamo anche fatto un buon passo in avanti nel warm-up, migliorando la trazione in uscita dalle curve e penso anche che abbiamo lavorato bene con l’elettronica”.
In cerca di conferme
L’auspicio di Valentino Rossi è certamente quello di conquistare il decimo titolo della sua carriera, sogno che insegue già da qualche tempo. La stagione è però solo agli inizi, è quindi ancora presto per lasciarsi andare ai proclami.
Il pesarese preferisce andare con i piedi di piombo e non sa ancora quali risposte potranno arrivare dalla sua moto in Argentina. La pista sulla carta è favorevole, dove un anno fa a piazzarsi davanti a tutti sono state proprio le due Yamaha: “Il bello e il brutto è che, da una pista all’altra, la differenza – il bilanciamento – tra le moto sarà grande anche quest’anno. Per cui nessuno sa cosa potrà succedere in Argentina“.
Le gomme potrebbero avere un ruolo determinante: “Secondo me la scelta tra le gomme è basata molto più sulla moto che sul pilota – prosegue Valentino –. Dani e Marc hanno montato gomma dura perché è il miglior pneumatico per la Honda, mentre tutti i piloti Yamaha sono partiti con la media perché è lo pneumatico migliore per la nostra moto. Quindi la scelta gomme dipenderà molto di più dalla moto che dallo stile di guida, ho provato molto con la dura all’anteriore ma ero troppo lento” – ha concluso.
Foto immagine in evidenza: Crash.net