A sole quattro gare dalla fine del Motomondiale Valentino Rossi è ormai escluso dalla lotta per il titolo. In Yamaha, dopo il grande inizio di stagione, sono stati raccolti meno punti di quello che ci sarebbe aspettato e provare un po’ di insoddisfazione è quindi inevitabile. In molti quindi si pongono una domanda quasi inevitabile: come si comporterà ora il “Dottore”? Cercherà di aiutare il compagno di squadra Viñales? Per il team manager Massimo Meregalli i giochi non sono ancora del tutto chiusi, quindi non si possono escludere sorprese nelle strategie.
Un recupero sorprendente
In questi ultimi giorni sono in tanti a essere rimasti stupiti dalla ripresa di Valentino Rossi, che pur non essendo più giovanissimo è tornato in pista a poco più di venti giorni dalla frattura a tibia e perone. Il risultato ottenuto in pista (quinto posto ad Aragon) appare quasi come una diretta conseguenza della determinazione che non lo ha mai abbandonato nel corso della sua lunga carriera.
Anche in Yamaha chi lavora costantemente con lui difficilmente si sarebbe aspettato un rendimento simile. A confessarlo è Matteo Flamigni, il suo telemetrista: “Io non l’ho visto troppo stanco. C’era più delusione per la gomma che continua a degradarsi troppo presto” – ha dichiarato -.
Dello stesso avviso è il team manager Massimo “Maio” Meregalli, che si aspetta ulteriori progressi nelle prossime gare: “Non so che percentuale dare, possiamo ipotizzare che fosse al 70%. Di sicuro dopo quanto fatto vedere ora il recupero andrà a manetta e anche se non al 100%, sarà lì vicino. Già a livello di resistenza Vale mi ha stupito, sinceramente non mi immaginavo che potesse tenere così fino alla fine. A questo punto in ottica Giappone ho meno dubbi su Vale che non sulla Yamaha“.
Come cambiano le strategie
A questo punto, però, viene naturale chiedersi come si comporterà la Yamaha nelle prossime gare. A inizio stagione anche Viñales sembrava essere in piena corsa per il titolo, ma le ultime prestazioni poco convincenti sembrano averlo tagliato fuori. Almeno ufficialmente, però, le speranze non sono ancora esaurite. Il team manager invita infatti a crederci ancora: “Sarà una delle ultime opportunità, non l’ultima. In inverno Maverick è andato fortissimo nei test in Australia e Malesia, recuperare su Marquez non è facile, ma faremo di tutto per provarci. Se a Motegi l’aderenza dell’asfalto sarà come sempre in passato, saremo competitivi fino alla fine. Spero che tutti i km dei nostri collaudatori lì paghino. Anche per quello non avevamo designato Nakasuga come sostituto di Valentino ad Aragon, in questi giorni era a Motegi“.
Sembra invece escludere la possibilità di un gioco di squadra: Valentino difficilmente correrà per favorire il compagno di squadra: “Non lo abbiamo mai fatto in passato e non lo abbiamo preso in considerazione ora – conclude Meregalli -. Al massimo diremo a Valentino di non ostacolare troppo Maverick se servisse“.