In casa Yamaha fervono già i preparativi in vista della nuova stagione del Motomondiale al via il prossimo 18 marzo. Il team giapponese, reduce da un’annata tutt’altro che positiva, non vuole trascurare alcun dettaglio. In sella alle due moto ci saranno ancora Valentino Rossi e Maverick Viñales, due piloti profondamente diversi tra loro ma a cui non mancano determinazione e voglia di vincere. Entrambi i centauri dovranno ovviamente seguire i dettami della scuderia, ma hanno anche la possibilità di dare un contributo personale.
Una grande libertà d’azione
La Yamaha sarà certamente una delle scuderie con il maggiore desiderio di riscatto nella stagione che sta per iniziare, anche se gli avversari combattivi non mancheranno. Il lavoro da compiere si preannuncia però piuttosto duro: sia Rossi sia Viñales si sono spesso lamentati dell’efficienza della moto guidata nel 2017.
Chi pensa che il parere dei due piloti non sia tenuto sufficientemente in considerazione però si sbaglia. Il team nipponico fa infatti il possibile per farli rendere al massimo. A confermarlo è Ramon Forcada, l’ingegnere che collabora con lo spagnolo: “I piloti possono cambiare tutto sulla moto, eccetto il colore che viene deciso dallo sponsor principale di Yamaha – ha rivelato a Motorsport.com – Ci sono naturalmente piccole cose imposte per ragioni di sicurezza, come un tipo di gomma“.
Il parere del pilota è importante
I tecnici hanno ovviamente un’importanza cruciale nello sviluppo della moto chiamata a scendere in pista. Anche il ruolo di chi la guida, che ha quindi la possibilità di testarla in prima persona, non può però passare in secondo piano. Nei vari circuiti, infatti, possono infatti emergere possibili difetti da correggere in corsa.
In Yamaha sono quindi aperti anche ad ascoltare possibili consigli: “Un pilota ufficiale deve vincere le gare, ma anche sviluppare la moto – ha concluso Forcada – Il numero di parti da provare all’interno di un team ufficiale è enorme. In realtà sono molti di più i pezzi scartati di quelli scelti, ma questo non lo si nota da fuori“.