MotoGP, Scott Redding al veleno, spara a zero su Marquez e Rossi

MotoGP, Scott Redding al veleno, spara a zero su Marquez e Rossi

Dopo aver trascorso 10 anni nel motomondiale, Scott Redding ha chiuso il capitolo dedicato ai prototipi, accettando la sfida della British Superbike. La MotoGP perde un pilota estremamente estroverso e particolare che ha sempre trovato modi per far parlare di sé. L’esuberanza e la schiettezza del pilota britannico lo hanno infatti spesso esposto in maniera particolare ai media, facendo quasi sempre passare in secondo piano le sue qualità di pilota. In un’intervista rilasciata per Crash.net, il neo pilota della British Superbike ha fatto nuovamente parlare di sé, paragonandosi a Marc Marquez e criticando Valentino Rossi.

Scott Redding è sicuro: “Tra me e Marquez nessuna differenza”

La carriera di Scott Redding è stata costellata da molte delusioni e pochi risultati di prestigio, su tutti la prima vittoria in 125 all’età di 15 anni, che gli consegnò il record di pilota più giovane di sempre ad aver mai vinto un GP nel motomondiale. Record poi soffiatogli dal turco Can Öncü nell’ultimo GP di Valencia. La conquista del secondo posto nel campionato 2013 di Moto2 aveva lanciato il giovane britannico nell’olimpo della MotoGP, tuttavia le rosee aspettative su di lui non si sono mai concretizzate. A tal proposito, secondo il 26enne britannico, le differenze tra lui ed un fenomeno affermato come Marc Marquez, affrontato più volte nella classe intermedia del motomondiale, sono poche: “La differenza tra me e Marc è stata il fatto che lui abbia lavorato sempre con le stesse persone, poi soprattutto il denaro. Penso che lo sappiano in tanti e che lo sappia anche lui. Ha avuto alle spalle Red Bull e Repsol per tutta la vita, non puoi competere con questo“.

Redding non risparmia neanche Valentino Rossi

Le insinuazioni avute nei confronti di Marc Marquez non sono state le sole. Redding ha infatti considerato Valentino Rossi allo stesso modo dello spagnolo della Honda: “Anche Valentino Rossi è sempre al momento giusto nel posto giusto. È andato in Ducati, ha trovato difficoltà e voleva andare via. Adesso è tornato in Yamaha, dove è un po’ più facile, può ottenere dei risultati e continua a correre. Alla fine è solo una persona, molto qui lo fa la moto“. Non è la prima volta che Redding lancia qualche frecciatina verso il pilota di Tavullia. Gli unici piloti a salvarsi dall’estrema schiettezza del pilota britannico sono Dovizioso e Lorenzo: “Dovi era vicino a mollare, poi è rimasto e continua a spingere. Ho grande rispetto per questo. Lo stesso per Lorenzo. Si è preso tanti insulti ma alla fine ha mandato tutti a quel paese. Farà lo stesso in Honda. Magari non batterà subito Marquez, ma sarà lì”.