La casa costruttrice che necessitava maggiormente degli ultimi test pre-campionato 2019 era sicuramente la Yamaha, reduce da una stagione deludente ed in cerca di risposte incoraggianti. I due piloti ufficiali hanno svolto tanto lavoro, soprattutto sul ritmo gara, cercando di trovare un buon compromesso tra gomme e motore (due le specifiche di propulsore testate). Alla fine dei due giorni di test, però, l’umore è diviso tra l’ottimismo di Maverick Viñales, autore del quarto tempo finale, e dal “cauto” pessimismo di Valentino Rossi, undicesimo.
Valentino Rossi non è soddisfatto: “Stiamo ancora soffrendo”
La Yamaha torna dal test di Jerez con sensazioni simili alla precedente prova di Valencia. La M1 si conferma, anche con le novità introdotte dagli ingegneri di Iwata, una moto intuitiva e veloce sul giro secco, ma con evidenti limiti sul ritmo gara, consumando troppo le gomme. Il lavoro dei due piloti ufficiale è stato proprio improntato sul risparmio degli pneumatici in relazione a due tipologie di motore testate in questi due giorni. Alla fine l’umore dei due piloti è opposto, il nove volte iridato non trova eccessive migliorie dai nuovi propulsori portati da Yamaha: “I motori nuovi sono simili a quello vecchio. Comunque mi piace molto l’ottimismo di Maverick, ma secondo me prima di cantare vittoria i problemi vanno risolti. Oggi è andata meglio, siamo riusciti a migliorare ma rimane ancora tanto lavoro da fare se vogliamo essere competitivi nei confronti di Honda e Ducati, ma anche Suzuki. Stiamo ancora soffrendo, i passi in avanti non sono stati sufficienti. La moto si guida bene, ma il problema è che i nostri avversari rimangono più forti, gli ingegneri mi ascoltano ma non conosco le loro mosse sulle prossime novità da apportare”. Le parole rilasciate ai microfoni di GPOne non lasciano presagire un inverno tranquillo per il “dottore”.
Maverick Viñales fa sorridere i tecnici di Iwata, sorprende Morbidelli
Se Valentino Rossi si aspettava di più dalle migliorie tecniche apportate da Yamaha, Maverick Viñales lascia il test di Jerez con tante certezze e con la convinzione di aver diminuito il gap con Honda e Ducati: “Posso dire che la Yamaha sta risolvendo i suoi problemi, soprattutto quelli sul passo di gara, dopo questo test sono molto contento, oggi sono riuscito a tenere un buon ritmo, montando gomme usate e con il serbatoio pieno, questo non significa che il lavoro sia terminato. Inoltre mi sono concentrato sul motore e la decisione è chiara. Ovviamente, c’è sempre spazio per progredire. L’importante è avere trovato la base da cui partire, i prossimi passi saranno migliorare la velocità massima e la trazione, ma in generale la M1 è una moto competitiva“.
Da segnalare l’incredibile prestazione di Franco Morbidelli, che continua il suo apprendistato con la Yamaha del team Petronas e realizza un brillante sesto tempo finale a meno di due decimi dalla vetta. Il pilota italo-brasiliano si sposa benissimo con le caratteristiche della Yamaha: “Sono molto felice riguardo il risultato di questi test. Non sento la pressione per essere andato così bene. Anzi, è una cosa che mi piace. Sono pronto a lottare per le posizioni che contano“.