Sicurezza prima di tutto. Questo sembra essere l’imperativo che si vuole raggiungere nella nuova stagione del Motomondiale, al via tra poche settimane. Nasce proprio in quest’ottica la decisione di introdurre le tute dotate di airbag che dovranno essere indossate da tutti i piloti, oltre alla decisione della Commissione Sicurezza che ha diminuito il numero di giri in ben sette gare. Non è finita qui: tutti i piloti dovranno essere sottoposti a esami medici per poter correre ai ripari in caso di necessità .
In pista solo se in buona salute
Si dice spesso che “prevenire sia meglio che curare” proprio perché in caso di problemi conosciuti in modo tempestivo è più facile intervenire per risolverli. Di questo ne sembrano essere convinti anche FIM, IRTA e Dorna, che hanno trovato un accordo per far sì che dalla nuova stagione del Motomondiale tutti i piloti siano sottosposti a visite mediche obbligatorie per monitorare al meglio il loro stato di salute.
I protagonisti della classe regina hanno già subito i controlli in occasione dei test di Sepang. I colleghi che militano in Moto2 e in Moto3 dovranno invece attendere gli ultimi test precampionato di Jerez.
Il compito di vigilare è stato affidato al direttore medico della MotoGP Angel Charte, a capo del Dipartimento di Medicina Interna presso l’Ospedale Universitario Dexeus – Grupo Quirónsalud di Barcellona. Gli esami veri e propri, che comprenderanno anche un elettrocardiogramma, saranno invece eseguiti dal team formato dal medico ufficiale Fim e dal dott. Michele Zasa della Clinica Mobile. Una volta completato l’iter, ogni centauro sarà chiamato a firmare l’allegato B, in cui viene indicato il quadro della sua storia clinica, e il modulo di consenso anti-doping.
Un precedente importante
Tutelare al massimo la salute dei piloti è certamente importante, ma c’è un fatto che ha spinto i dirigenti del Motomondiale a introdurre questa importante modifica al regolamento. Jonas Folger, pilota della Yamaha Tech3, ha infatti saltato la seconda parte della scorsa annata a causa di un problema da non sottovalutare, la sindrome di Gilbert.
Il pilota, che non si sente ancora al massimo per tornare a gareggiare, ha poi annunciato, a sorpresa, di voler saltare anche la nuova stagione ormai imminente. Essere a conoscenza delle condizioni di ognuno già prima di scendere in pista potrebbe essere quindi fondamentale.