Max Biaggi ha ormai superato i 40 anni, ma continua a sentirsi un pilota dentro e fuori. E, come tale, il “Corsaro” ama mettersi costantemente alla prova con nuove sfide con se stesso in cui non manca mai di dimostrare la sua determinazione e la voglia di migliorarsi costantemente. Il centauro romano vuole infatti battere il primato di velocità su una moto elettrica in Bolivia a bordo della Voxan Wattman, veicolo progettato dalla Venturi. L’appuntamento è fissato per l’estate 2020.
Mai accontentarsi: la nuova sfida di Max
Max Biaggi e la moto sembrano essere un tutt’uno. E così, pur avendo annunciato tempo fa di volersi dedicare alle due ruote solamente con un ruolo dirigenziale, eccolo pronto a un nuovo appuntamento davvero adrenalinico. Il pilota romano è infatti pronto a battere il record di velocità su una moto elettrica sotto i 300 kg.
Già scelto il mezzo che sarà utilizzato per questa sfida: si tratta di una Voxan Wattman, progettata con l’obiettivo di modificare la concezione che troppo spesso si ha delle moto elettriche sfondando la soglia dei 330 km/h.
“Ho sempre amato le sfide – ha detto Biaggi – e sono orgoglioso di fare questo nuovo passo nella mia carriera con i colori di Voxan e Venturi, con i quali ho già iniziato a lavorare. Gli ingegneri e i progettisti sono guidati da un senso di determinazione estremamente motivante. Superare la velocità di 330 km/h insieme a questa macchina sarà una prova ancora più evidente della competenza del gruppo in questo campo”.
Già fissata la data in cui potremo rivedere il “Corsaro” in pista. L’evento è previsto nell’estate del 2020 nella famosa salina di Uyuni, in Bolivia. Il record è attualmente detenuto da Jim Hoogerhyde, che nel 2013 in sella a una SB220 Lightning SB220 ha raggiunto i 327,608 km/h. Insomma, il ruolo di direttore del Max Racing Team in Moto3 non sembra bastargli più.
L’incidente è alle spalle
I seguaci di Biaggi non possono dimenticare quanto accaduto il 9 giugno 2017, giorno in cui era stato protagonista di un terribile incidente sulla pista del Sagittario a Latina. In molti erano arrivati addirittura a temere per la vita del pilota, che era stato sottoposto a un delicato intervento al polmone, oltre ad essere stato per diversi giorni in rianimazione e avere riportato la frattura di 12 costole e clavicola destra.
Essere tornato alla normalità dopo un lungo ricovero e la relativa riabilitazione non era stato semplice, ma allora Max era stato chiaro: non sarebbe più ritornato in pista. A distanza di tempo quella promessa sembra essere ormai accantonata e ora il “Corsaro” è pronto a scrivere nuove pagine di storia nel mondo delle due ruote.
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