A distanza di qualche anno dalla scomparsa di Marco Simoncelli, vittima di un tragico incidente nella gara in Malesia, il suo ricordo continua a essere vivo non solo nei suoi tifosi, ma ovviamente anche nei suoi familiari. Paolo Simoncelli, papà del “Sic” ha parlato di lui in un’intervista rilasciata all’interno del programma di Canale Cinque Forum in cui ha sottolineato il legame rimasto inalterato con il figlio. Pochi giorni fa è stato inaugurato il centro ricreativo per bambini disabili costruito grazie ai contributi raccolti dalla Fondazione Simoncelli.
Un ricordo indelebile
Marco Simoncelli, scomparso il 23 ottobre 2011 in occasione del Gran Premio della Malesia, è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di motociclismo. Papà Paolo Simoncelli ha voluto ricordarlo in un’intervista rilasciata a Forum: “Ora rimangono il suo sorriso e la sua spontaneità. Felici di averlo avuto, felice di aver passato 25 anni stupendi. Non abbiamo nessun rimpianto, anzi direi che la nostra forza è proprio questa, di non aver rimpianti perché noi abbiamo fatto tutto quello che serviva per renderlo felice“.
Nonostante la tragedia che li ha colpiti, i genitori di Marco guardano con un po’ di fatalismo a quanto accaduto: “Io onestamente avevo pensato al massimo ad un’invalidità molto grave, ma non avevo mai pensato alla morte. Ma mia moglie dice che quel giorno sarebbe successo in qualunque modo, qualsiasi lavoro avesse fatto. Dice sempre: ‘Se avesse fatto il muratore sarebbe caduto dall’impalcatura’”.
Un grande progetto in onore di Marco
Già poco tempo dopo la terribile tragedia che li aveva colpiti, la famiglia Simoncelli aveva annunciato di essere intenzionata a portare avanti una serie di iniziative benefiche grazie alla fondazione istituita con il suo nome. Uno dei progetti più importanti ha visto la luce proprio pochi giorni fa: papà Paolo e la storica fidanzata Kate Fretti hanno infatti inaugurato a Coriano un centro ricreativo per bambini disabili, che entrerà in funzione dal prossimo anno.
Il papà dello sfortunato pilota è davvero orgoglioso di avere dato alla cittadinanza una struttura che potrà essere utile a molti: “Dall’anno scorso e dall’inizio dei lavori abbiamo fatto grandi passi avanti e credo che saremo pronti intorno alla metà dell’anno prossimo. Sono molto felice perché le cose sono andate molto bene. L’idea dietro questo progetto nasce diversi anni fa. Vivo qui vicino e sono spesso passato davanti al vecchio edificio. Quando portavo Marco a scuola, c’era un piccolo pullman che passava a prendere i bambini disabili e li portava a scuola. A un certo punto ho pensato che sarebbe stato bello se avessero avuto un posto tutto loro, dove trascorrere del tempo insieme“.