Austin ha ribaltato la classifica in MotoGp e ha reso più equilibrata la situazione in ottica lotta per il titolo. Per la prima volta, infatti, a vincere in terra americana non è stato Marc Marquez e questo ha permesso ad Andrea Dovizioso di balzare in testa, pur sapendo come ulteriori ribaltamenti siano ancora possibili. Lo spagnolo appare ancora il favorito, ma c’è chi ritiene che batterlo non sia così impossibile. Kewin Schwantz fa un nome per alcuni inaspettato, quello di Valentino Rossi, che a 40 anni ormai comppiuti mantiene la determinazione di sempre e sta dimostrando di poter competere senza grossi problemi con i colleghi più giovani.
Un pronostico inaspettato
La lotta per il titolo in MotoGp sembra riguardare per la maggior parte degli addetti ai lavori soprattutto Honda e Ducati. Attenzione, però, a un nome su cui in pochissimi fanno un pronostico: Valentino Rossi, uno che non nasconde di avere la stessa voglia di vincere dei colleghi più giovani e che inizia a essere rinfrancato dai progressi fatti dalla sua Yamaha. A scommettere sul pesarese è Kevin Schwantz, campione del mondo delle 500 nel 1993 con la Suzuki: “Valentino può battere Marquez. È veloce e molto costante e ogni anno diventa più intelligente. Sicuramente questa sarà una lunga stagione, con 19 gare e la affronterà a 40 anni, ma ad Austin e in Argentina ha dimostrato di essere capace di lottare per le posizioni di vertice” – ha detto in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca.
Chi è il più forte? Nessun dubbio
In linea di massima a restare favorito per la conquista dell’ennesimo titolo iridato resta comunque l’attuale campione del mondo. L’ultimo Gran Premio di Austin ha però dimostrato come lui non sia esente dagli errori e questo, inevitabilmente, può scardinare i valori. “Marc è veloce e dimostra che può vincere il titolo. Va in maniera diversa rispetto a tutti gli altri. La sua unica minaccia è se stesso – continua -. Forse Lorenzo, quando si ristabilirà completamente, e Dovizioso, Rossi e Rins saranno i suoi rivali per questa stagione“.
Non è mancato un accenno sulla Suzuki, team a cui lui resta legato: “Hanno una buona moto e Rins sta acquisendo esperienza, però credo che verranno alcune piste nelle quali la moto soffrirà un po’. E per essere un candidato al titolo serve lottare per il podio ogni fine settimana“ – ha concluso.