Un copione già visto, quello della pioggia propizia alle Frecce Argento: ad Hockenheim la pista era divenuta improvvisamente scivolosa, lanciando Vettel, con la gara in pugno, a muro e portando Hamilton in testa grazie ad una provvidenziale Safety Car. All’Hungaroring l’equazione non cambia, perlomeno di sabato. Le Ferrari hanno letteralmente dominato le sessioni di prove libere, forti di un picco di potenza così superiore da far urlare gli altri team al complotto. Il colpo di scena si materializza al momento del Q1, quando l’autodromo magiaro viene letteralmente investito da un terribile temporale. È un reset pesante, che premia l’audacia di Lewis Hamilton, a segno con la 76esima pole della sua carriera.
Lewis Hamilton seals his fifth pole of 2018 and his sixth overall at the Hungaroring #HungarianGP ?? #F1 pic.twitter.com/TkZ522i6z8
— Formula 1 (@F1) 28 luglio 2018
Ferrari impreparate
Dietro di lui, attardato di 0″260 il compagno di scuderia Valtteri Bottas che già aveva brillato nel Q2. Seconda fila tutta rossa, con Raikkonen terzo a +0″528 dalla leadership e Sebastian Vettel solo quarto a +0″552. Entrambi gli uomini in rosso non sono riusciti ad impensierire i rivali: c’è però da considerare che questi distacchi non sono reali, anzi. Il passo gara della Ferrari è nettamente superiore, ma nell’ultima sessione di qualifiche la pista, da che inondata, andava progressivamente ad asciugarsi. Essendo state le ultime a tentare il giro veloce, le Mercedes sono state naturalmente favorite: per fortuna sì, ma anche per merito tattico.
Sorpresa Sainz
La sorpresa, in terza fila, è Carlos Sainz. Lo spagnolo rilancia la sua Renault in quinta piazza (+1″085), mettendosi davanti a Pierre Gasly su Toro Rosso (+1″933) ed un opaco Max Verstappen, settimo a +2″374. Si tratta di una prova di abilità e coraggio che giunge in un momento cruciale: Sainz è pilota Red Bull in prestito al team francese, che di fatto non può metterlo sotto contratto e sta seriamente valutando le alternative. Solo il rinnovo ufficiale di Daniel Ricciardo potrebbe sbloccare il talento iberico, che a 23 anni rischia seriamente di rimanere a piedi per la prossima stagione. Un Ricciardo letteralmente in panne quest’oggi: complice alcuni pasticci della scuderia, l’australiano si è fermato alla Q2. Partirà dalla casella numero 12. Completano la top ten Brandon Hartley, ottavo a +2″470 e le Haas di Kevin Magnussen (+4″2), in grande spolvero sul bagnato, e Romain Grosejean (+4″9).
Previsto asciutto
Le previsioni metereologiche per domani danno sole e caldo in quel di Budapest. Le carte potrebbero essere ancora mescolate e i presupposti per un Gran Premio avvincente ci sono tutti. Secondo regolamento, considerando il Q2 bagnato, i piloti potranno scegliere liberamente la mescola di pneumatici. Griglia completa: Hamilton, Bottas | Raikkonen, Vettel | Sainz, Gasly | Verstappen, Hartley | Magnussen, Grosejean | Alonso, Ricciardo | Hulkenberg, Ericcson | Stroll, Vandoorne | Leclerc, Ocon | Perez, Sirotkin.