“Adrenalina“. Sceglie l’italiano, Sebastian Vettel, per riassumere una sessione di qualifiche davvero entusiasmante. Sceglie la pole, Seb, con un crono mostruoso nel Gran Premio di casa: 1’11″212, record della pista, due decimi in meno di Valtteri Bottas che pure ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Sceglie il giorno giusto, il ferrarista, per riportare la SF71H davanti al plotone, dopo tre GP di astinenza e approfittando dell’ennesimo blackout Mercedes: sul termine del Q1, a biglietto già staccato per la fase successiva, Hamilton rischia per tastare il limite, la sua monoposto si allarga sull’erba e percorre con violenza una serie di dossi che inducono un perdita di pressione idraulica. Costretto a fermarsi, ci regala un gesto di titanico romanticismo cercando di spingere a mano la vettura per tagliare, invano, il traguardo.
Hamilton out, ma non è detta l’ultima
Il campione del mondo in carica dopo il ritiro a Zeltweg e l’incidente che ha minato il suo successo a Silverstone scatterà dalla 14esima posizione, pronto a lanciarsi in una disperata rimonta in un circuito che, a conti fatti, si adatta ad imprese di questo tipo. La casella in griglia potrebbe però non essere quella definitiva: il muretto di Toto Wolff potrebbe sfruttare questo incidente di percorso per sostituire unità usurate della power unit, accumulando in una sola occasione tutte le eventuali penalità . Eventuali aggiornamenti verranno tempestivamente comunicati.
Una qualifica confusa
Dopo una sessione di prove libere funestata da pista bagnata, l’asfalto si è asciugato giusto in tempo per il time attack. Faticano nel Q1 le Toro Rosso e la McLaren di Stoffel Vandoorne, con un Q2 orfano sia di Lewis Hamilton che di Daniel Ricciardo, il quale, già certo di partire dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit, ha deciso di non partire per preservare un treno di gomme. Il Q3 diventa allora un affare a tre tra Vettel, Raikkonen e Bottas, che insidia la pole provvisoria del tedesco nell’ultima run effettuata. Il successivo passaggio del padrone di casa, però, infiamma il fronte rosso schierato all’Hockeneheim, centrando il giro veloce semplicemente perfetto.
Gli altri
In seconda fila scatteranno il già citato Kimi Raikkonen (+0″335) e un Verstappen distante sul giro secco ma pronto a dar battaglia in gara (+0″610). Rivelazione del giorno è sicuramente Kevin Magnussen col quinto tempo (+0″988), capace di rifilare tre decimi al compagno di scuderia, ben più quotato sulla carta, Romain Grosejean (+1″3). Ottimo, in generale, il segnale della Haas, in crescita durante questa fase centrale del mondiale. Quarta fila tutta Renault, con Hulkenberg su Sainz a precedere il solito, sempreverde, Charles Leclerc su Alfa Sauber, nono, e Sergio Perez su Force India, decimo.
CuriositÃ
Sebastian Vettel è nato e cresciuto a meno di 50km da qui, ad Heppeneim, ed è proprio su questo circuito che ha mosso i primi passi nel mondo del motorsport, vincendo e partecipando ad alcune gare di Formula 3. Ad Hockeneim, tuttavia, Seb è finito a podio ma non ha mai vinto, sebbene abbia sì trionfato in un Gran Premio di Germania, ma al Nurburgring, tappa assente da più di cinque anni. Con la pole, la 55esima in carria, Vettel ha strappato il record della pista a Micheal Schumacher: era l’ultimo giro veloce che apparteneva al Kaiser tra le piste ancora in calendario.
Griglia completa: Vettel, Bottas | Raikkonen, Verstappen | Magnussen, Grosejean | Hulkenberg, Sainz | Leclerc, Perez | Alonso, Sirotkin | Ericcson, Hamilton | Ocon, Gastly | Hartley, Stroll | Vandoorne, Ricciardo