Il mondo della Formula Uno penetra l’immaginario collettivo con una prepotente rappresentazione di tecnologia, carisma e, soprattutto, tanto buisness. Stipendi milionari, profitti a dieci cifre, personaggi eccessivi come il loro conto in banca: il circus partorito dalla mente di Bernie Ecclestone non poteva esserea altrimenti. Ma spesso la rappresentazione è destinata a rimanere vaga, abbracciando valori irraggiungibili e tutt’altro che concreti. Vediamo, allora, quanto materialmente guadagnano le scuderie che partecipano alla massima serie automobilistica.
Ferrari in cima
Partiamo dall’alto: nonostante una opaca stagione 2016 – conclusa senza alcun successo e in terza posizione nella classifica costrutturi – la Ferrari risulta il team che più incasserà nell’anno a venire. E pensare che la casa di Maranello non centra la vittoria della classifica dedicata da quasi dieci anni. Stando però ai dati recuperati da Autosport, la Rossa ha fatto sua la più grande fetta di denaro che la FOM, società che gestisce il giro di soldi del mondiale, mette a disposizione delle scuderie. Questo perchè l’indice di profitto non dipende unicamente dalle performance in pista ma anche e soprattutto da quanto le scuderie riescono a contribuire attraverso i diritti televisivi, il marketing e la pubblicità.
La classifica
Le modalità con cui la ricchezza viene divisa tra le scuderie è regolamentata da una serie di complesse regole che dagli anni settanta si sono incisivamente evolute grazie al già citato Ecclestone, il quale, di fatto, è stata la figura che più ha indotto questo meraviglioso sport verso una monetizzazione così notevole. La Ferrari ad ogni modo ha avuto per molti anni dei privilegi, riscuotendo una somma bonus in virtù del suo contributo storico alla Formula Uno. 180 milioni di dollari: è questa l’incredibile cifra che spetterà alla scuderia nostrana al termine dell’anno incorso; la Mercedes, che ha invece vito gli ultimi tre titoli iridati, incasserà 171 milioni. Per fare un confronto: la Haas, al secondo anno in F1, non ha diritto a “quote di storicità”, e raccoglierà un massimo di 19 milioni di dollari. Ecclestone aveva sempre tenuto segreti i meccanismi dietro il pagamento, e forse Liberty Media, nuova società amministratrice, non farà diversamente. La Red Bull farà suoi 161 milioni, la McLaren 97; per la Williams in palio 79 milioni, con Force India a quota 72. Più sotto la Toro Rosso a 59 milioni, dinnanzi alla Renault a 52, Sauber a 49 e la già citata Haas a 19.