L’accusa della scuderia Racing Point: “Ferrari ed Alfa si scambiano informazioni sulle vetture”

L’accusa della scuderia Racing Point: “Ferrari ed Alfa si scambiano informazioni sulle vetture”

Clima teso attorno alla “Formula 1.5”, il modo con cui viene apostrofato il campionato nel campionato delle vetture “B”. Un anonimo membro della scuderia Racing Point, gestita dal patron Lawrence Stroll, ha rilasciato infatti un’intervista al vetriolo ad Auto Motor Und Sport, accusando la Ferrari e l’Alfa Racing di dar luogo ad una cooperazione poco sportiva, imperniata sulcontinuo scambio di informazioni riguardo power unit e aerodinamica.

Simone Resta come esempio

“Nessuno può farmi passare l’idea che non ci sia scambio di dati tra Ferrari e i team clienti”, ha ripetuto l’intervistato alla redazione tedesca. “Il capo tecnico della Sauber, Simone Resta, è passato dalla Ferrari al team elvetico senza periodo di gardening. Tutto ciò significa che entrambe le squadre sanno gli sviluppi dell’altra e hanno un’idea chiara su come dividere il lavoro”.

Anche la Haas nel mirino

Si tratta di un episodio tutt’altro che isolato. Già Gunther Steiner, team manager della Haas (che pure è motorizzata dal Cavallino Rampante), aveva rivelato in conferenza stampa a Liberty Media di un ambiente spaccato e rarefatto tra i rappresentanti dei vari team. In quell’occasione Steiner ha rivelato che molte squadre all’interno dello Strategy Group, soprattutto Racing Point e McLaren, stiano cercando di eliminare la stretta collaborazione nata tra Ferrari, Alfa e Haas, vedendo nell’esistenza di questa rete un insormontabile ostacolo al loro campionato.

“Le regole lo consentono”

“Vogliono portarci via qualcosa per farci del male e migliorare se stessi”, le parole del direttore tecnico della Haas, che poi specifica: “Abbiamo scelto questo modello perchè le regole lo consentono e inoltre si è dimostrato valido, ragion per cui perchè cambiarlo? Tutti possono scegliere di seguire questo modello. In ogni caso non vado a dire a Renault cosa possono e cosa non possono fare”. Una polemica, insomma, destinata a sopravvivere alle prime scaramucce di questa stagione 2019, all’ombra di una probabile “alleanza tecnica” tra Mercedes e Red Bull.