Dopo il dominio assoluto della Toyota durante il Rally delle Canarie, il Mondiale WRC si sposta dalla liscia superficie asfaltata delle isole spagnole alla polvere delle montagne lusitane per il Rally del Portogallo 2025.
L’appuntamento, in programma dal 15 al 18 maggio, rappresenta la quinta tappa del mondiale e soprattutto l’inizio ufficiale della stagione su sterrato. Con la battaglia tra i big pronta a riaccendersi, la posta in gioco si fa altissima: da qui passa buona parte del destino iridato.
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Cosa aspettarsi dallo sterrato
Il Rally del Portogallo, giunto alla 58ª edizione, è una delle prove più amate e allo stesso tempo impegnative del calendario. Questo round apre una lunga serie di sette rally su sterrato, di cui cinque si terranno in Europa. L’atmosfera è carica di tensione e aspettative, soprattutto per Hyundai, che cercherà di riscattarsi dopo l’umiliante dominio Toyota alle Canarie.
Toyota arriva in Portogallo con una livrea tutta nuova, dopo ha mostrato i muscoli sull’asfalto, con Kalle Rovanperä tornato al top e quasi impeccabile in Spagna. Tuttavia, in testa al mondiale resiste Elfyn Evans, più costante e regolare. Il gallese guida la classifica con ben 43 punti di vantaggio sul compagno di squadra, ma Rovanperä, già due volte vincitore in Portogallo, è pronto ad accorciare il divario.
A infiammare ulteriormente la sfida c’è anche Sébastien Ogier, recordman assoluto della corsa con sei vittorie. Il francese non è in lizza per il titolo, ma può diventare l’ago della bilancia nella battaglia interna Toyota.
Sul fronte Hyundai, Thierry Neuville e Ott Tänak vogliono invertire la rotta dopo un avvio altalenante. Entrambi vincitori in Portogallo in passato (2018 e 2019), dovranno recuperare rispettivamente 50 e 52 punti per restare in corsa per il titolo. L’outsider più interessante in casa coreana sarà Adrien Fourmaux, molto veloce e spesso più incisivo dei due “big”.
Ford schiera quattro Puma Rally1, con l’esordiente Martins Sesks e il portoghese Diogo Salvi a completare la formazione insieme a Munster e McErlean. M-Sport punta a fare esperienza e ridurre il gap, anche se le aspettative di podio restano basse.
Il percorso in programma
Il Rally del Portogallo 2025 si snoda lungo 334,50 km cronometrati suddivisi in 24 prove speciali, con le zone classiche del nord del Paese a fare da scenario. Il cuore dell’evento è come sempre la regione di Porto, con i tratti più celebri a livello mondiale come Fafe, Arganil, Lousã e Amarante.
Le tappe speciali più iconiche
Tra le tappe più belle da guardare anche da casa ci sono sicuramente la SS1 – Figueira da Foz (2,94 km) con la sua spettacolare apertura sul lungomare, la SS14 / SS17 – Amarante (22,10 km), più lunga e tecnica, anche se leggermente accorciata rispetto alle altre edizioni, e la SS21 / SS24 – Fafe (11,18 km) con chiusura col classico salto e Power Stage da brividi.
In evidenza anche l’inedita Águeda – Sever e il ritorno della Sever – Albergaria, che manca dal 1999.
Il programma e dove vedere il Rally de Portugal
Il venerdì è il giorno più intenso, con 11 prove speciali e due service park.
Il sabato offre un programma più lineare ma altrettanto spettacolare, culminando con il circuito di Lousada. Infine, la giornata di domenica è dedicata al gran finale, con due passaggi su Fafe, teatro della Power Stage.
Programma ufficiale
Questo lo schema del programma secondo l’orario italiano:
Giovedì 15 maggio
- 09:01: Shakedown
- 20:05: SS1 Figueira da Foz
Venerdì 16 maggio
- Prima tappa con 11 prove (dalle 08:35 alle 20:20)
Sabato 17 maggio
- Sei speciali più la Lousada Arena (08:35 – 20:05)
Domenica 18 maggio
- Sei speciali con doppio passaggio a Fafe e Power Stage(07:43 – 14:15)
Dove seguire il Rally del Portogallo 2025
Il WRC+ All Live trasmette ogni prova speciale in diretta con telecamere on-board, elicotteri e analisi tecniche. Gli appassionati italiani potranno inoltre seguire gli aggiornamenti principali su Sky Sport e RAI Sport.
Lo Shakedown
Lo shakedown del Rally del Portogallo 2025, sul tratto di Baltar (5,72 km), ha offerto da subito indicazioni interessanti sulle forze in campo.
A sorpresa, è stato Mirtiiš Sesks su Ford Puma Rally1 a stampare il miglior crono assoluto nel quarto run, unico tra i piloti a completarne quattro: 3:52.3. Un tempo impressionante, arrivato sfruttando le condizioni ideali del fondo e una vettura bilanciata fin dai primi chilometri.
Alle sue spalle, conferma la propria solidità Kalle Rovanperä con la Toyota GR Yaris Rally1: 3:52.9 nel secondo passaggio, segnale forte ai rivali. Terzo tempo per Thierry Neuville sulla Hyundai i20 N: 3:53.2, identico al suo run precedente, a testimonianza di un approccio misurato ma efficace.
Ottima progressione per Sébastien Ogier, che ha migliorato fino a 3:54.0, precedendo Ott Tänak con 3:54.1 e Elfyn Evans in 3:54.3. I distacchi ridottissimi tra Toyota, Hyundai e M-Sport confermano un equilibrio totale tra i team.
Tra i giovani, brilla Josh McErlean, settimo assoluto con 3:54.9, mentre Takamoto Katsuta chiude ottavo in 3:55.0, davanti ad Adrien Fourmaux (3:55.5). Tutti racchiusi in poco più di tre secondi: un margine minimo che promette scintille.
Da segnalare anche i primi tempi della sessione: Rovanperä aveva aperto con un 3:54.7, poi migliorato nel secondo tentativo. Neuville ha risposto subito con 3:53.2, mentre Evans, da un iniziale 3:57.8, ha limato fino a 3:54.9. Ogier ha iniziato in 3:55.5, poi sceso a 3:54.0, mentre Tänak ha fermato il cronometro a 3:57.3 già nel primo tentativo.
IlL’Edizione 2025 del rally del Portogallo non è solo il quinto appuntamento stagionale del WRC, ma soprattutto un crocevia fondamentale per le ambizioni iridate di Toyota, Hyundai e Ford. Dopo le gerarchie emerse sull’asfalto, la polvere lusitana potrebbe rimescolare le carte in tavola. Con un percorso affascinante e un parterre di piloti stellare, ci sono tutti gli ingredienti per un weekend di emozioni forti, come mostrato già nello Shakedown. Che vinca il migliore, ma attenzione agli outsider: in Portogallo, la storia insegna, tutto può succedere.