Dopo l’incidente di Baku fra Daniel Ricciardo e Max Verstappen, in casa Red Bull il clima è tesissimo. Christian Horner, indignato per l’accaduto, risponde all’accaduto così: “Chiederanno scusa a tutto il personale perché siamo una squadra e sembra che oggi se ne fossero dimenticati”. Persino Niki Lauda si esprime al riguardo sentenziando: “Farei pagare i danni a entrambi”.
La reazione di Christian Horner
Il team principal di Red Bull, come tutto il team d’altronde, ha reagito piuttosto male all’incidente avvenuto al Gran Premio dell’Azerbaijan. In quell’occasione le due monoposto di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, dopo un brutto scontro, sono andate fuori gioco in un colpo solo.
La dura reazione da parte di Christian Horner non si è fatta attendere e, stando a quanto dichiarato da lui stesso subito dopo l’accaduto, vige ora l’obbligo per i due piloti di presentare delle scuse ufficiali: “Ricciardo e Verstappen si presenteranno in fabbrica per scusarsi con tutto il nostro staff. Capisco le vostre domande, ma discuteremo dell’accaduto a porte chiuse e sicuramente non davanti alla stampa. Loro corrono per una squadra e la mossa di oggi ha rovinato i nostri interessi. Chiederanno scusa a tutto il personale perché” tiene a sottolineare il team principal della scuderia “siamo una squadra e sembra che oggi se ne fossero dimenticati”.
Niki Lauda sull’incidente fra Ricciardo e Verstappen
A rafforzare le dure parole di Horner ci sono poi le dichiarazioni di Niki Lauda che con schiettezza non si esime dall’accusare i due piloti Red Bull. Più precisamente, nonostante la decisione dei commissari della FIA di dividere alla pari la responsabilità fra i due piloti, a suo dire la bilancia pende decisamente da una parte: “Dal mio punto di vista la colpa è al 70% di Verstappen, mentre Ricciardo è colpevole al 30%. Non ci si può spostare di traiettoria così in rettilineo. Alla fine quel povero ragazzo di Daniel non sapeva più dove andare”.
E oltre a questo il presidente non esecutivo di Mercedes Motorsport rivolge al team principal di Red Bull tutta la sua comprensione sull’accaduto. E in proposito dichiara così: “Capisco Christian. Da un lato si vogliono due piloti che lottano e non hanno alcuna paura di combattere fra di loro, per cui dobbiamo ricordargli che ci sono quasi mille persone che lavorano per dargli una monoposto competitiva”.
Del resto a Niki Lauda quell’episodio deve aver ricordato alcuni spettri del suo passato, quel passato in cui fra Nico Rosberg e Lewis Hamilton nascevano spesso e volentieri situazioni del genere. Tornando poi al caso specifico Lauda conclude così: “Cosa farei se fossi al posto di Christian? Andrei a casa a piangere, ma farei venire nel mio ufficio i due piloti e gli farei pagare il conto dei danni. Noi ci abbiamo pensato una volta, ma poi l’avevamo fatto!”.