Il capo della Red Bull attacca la Mercedes: “Sono stati loro a far cambiare le gomme”

Il capo della Red Bull attacca la Mercedes: “Sono stati loro a far cambiare le gomme”

A due giorni dal Gran Premio di Spagna, che ha visto il dominio assoluto delle Mercedes attraverso una straordinaria doppietta, non sembra finita la bufera che ha attraversato il paddock per tutto il weekend. Lo stesso Sebastian Vettel, al termine della gara, aveva apertamente ribadito che la modifica delle gomme apportata da Pirelli (che incidentalmente aveva rimosso 0.4mm di battistrada per ridurre fenomeni di blistering) avesse in qualche modo favorito i rivali e sfavorito Maranello: adesso, però, ci ha pensato Helmut Marko, decano della Red Bull, a smuovere le acque di questa vicenda.

“È stata la Mercedes”

Non bisogna essere dei geni per capire che se togli 0.4 millimetri da una gomma esse cambiano comportamento, diventando più difficili da gestire. Ecco perchè altri team sono riusciti ad andare più forti di noi” ha riferito l’ex-pilota, talent scout di campioni del calibro di Vettel, Ricciardo e Verstappen, nonché consulente Red Bull sin dai primordi. “Le mescole sono state cambiate su richiesta di Mercedes e non mi stupisco neanche tanto di questo. Parliamo di un costruttore di automobili, mentre noi produciamo bibite energetiche, come potremmo mai contrastare decisioni di questo tipo? Sono pressioni che puoi permetterti di fare solo quando sei allo stesso tempo squadra e produttore”.

Politica e Formula Uno

L’accusa di Marko è caustica quanto pesante, esplicitando come ci sia stata una forte pressione della scuderia tedesca dietro l’intervento del fornitore pneumatici. E non solo, poiché il dito di Marko è puntato su di un filo rosso di nascoste intese economiche tra Pirelli e Mercedes. In effetti, dopo Ferrari, era Red Bull il costruttore che aveva meno problemi con le gomme originarie. Al momento di giustificare la sua decisione Pirelli aveva tirato in ballo il fatto che la maggior parte delle monoposto soffrisse di blistering, ma ad eccezione della casa di Stoccarda, dove il problema era evidente, né le Rosse né tantomeno la squadra austriaca — con le parole del suo alfiere Daniel Ricciardo — avevano accusato le medesime complicazioni. La versione di Marko è, insomma, l‘ennesima dimostrazione che la potenza politica di Mercedes abbia condizionato il “taglio” della Pirelli. Un taglio che, è bene ricordarlo, sarà effettuato anche nel GP di Gran Bretagna e di Francia.