Svolta inattesa in arrivo nel calendario della Formula Uno. Il BRDC (British Racing Driver’s Club, proprietario del circuito di Silverstone, ha deciso di esercitare la clausola rescissoria con la Formula Uno. La gara sulla pista britannica, una delle più ricche di storia, potrebbe quindi non disputarsi più dopo il 2019. Gli organizzatori potrebbero comunque provare a trovare un accordo più vantaggioso con Liberty Media.
Una decisione drastica ma non veramente inaspettata
A poche settimane dall’ufficializzazione delle piste dove si correrà il Mondiale di Formula Uno nel 2018 (tornano Francia e Germania, sparisce la Malesia), emerge una novità clamorosa. I proprietari del circuito di Silverstone, dove il Circus fa tappa domenica, hanno infatti annunciato di avere rotto il contratto in essere. Se non si riuscisse a rinegoziare gli accordi, il circuito britannico potrebbe sparire dal Circus dopo il 2019.
Ormai da qualche tempo i gestori non avevano nascosto le gravi perdite a cui erano costretti a far fronte. Una mossa urgente era quindi inevitabile: “Questa decisione è stata presa perché non è finanziariamente praticabile per noi gestire il GP britannico alle condizioni del nostro contratto attuale – ha detto il presidente del BRDC John Grant -. Abbiamo avuto delle perdite di 2,8 milioni nel 2015 e 4,8 milioni nel 2016. E ci aspettiamo una cifra simile per quest’anno. Siamo arrivati a un punto in cui non possiamo più lasciare che sia la nostra passione a guidarci. Non solo si rischierebbe il futuro di Silverstone e della BRDC, ma anche dell’intera comunità britannica del motorsport, che dipende da noi”.
La situazione sarebbe diventata ancora più pesante negli anni a venire. La tassa da pagare, infatti, sarebbe arrivata a 25 milioni di sterline entro il 2026, l’ultimo anno del rapporto in essere.
C’è speranza per un clamoroso dietrofront
La decisione di BRDC potrebbe non essere comunque definitiva. I gestori del circuito di Silverstone ritenevano infatti le condizioni del contratto in vigore ormai insostenibili sul piano economico e, per questo, almeno sul momento non si poteva fare altrimenti.
Non si può escludere quindi un nuovo accordo con Liberty Media con l’obiettivo di salvare una delle piste a cui gli appassionati di motori sono più legati: “Anche se abbiamo attivato questa clausula – chiude Grant -, siamo assolutamente concordi con le modifiche che la Liberty Media sta facendo per cercare di migliorare l’esperienza della F1: la nostra speranza è che possa essere raggiunto con loro un nuovo accordo, oltre il 2019, per garantire un futuro sostenibile a Silverstone e il GP di Gran Bretagna per molti anni a venire”.
Non si è fatta attendere la risposta, attraverso un comunicato ufficiale, dell’F1 Group: “La settimana che porta al GP di Silverstone dovrebbe essere una festa e siamo delusi dalla volontà di Silverstone, che ha preferito esercitare la clausola d’uscita dal contratto – si legge –. Abbiamo offerto loro di prolungare le scadenze attuali per concentrarci sul GP di Gran Bretagna e Silverstone, ma purtroppo i gestori del tracciato hanno cercato di trarre vantaggio a breve termine per beneficiare della loro posizione. Il nostro obiettivo è di mantenere in calendario il GP di Gran Bretagna e continueremo a negoziare con i promotori per raggiungere una soluzione equa“.
In base alle ultime indiscrezioni, Liberty Media non esclude comunque opzioni clamorose: dalla possibilità di correre su una pista stradale a Londra alla scelta di puntare su altre sedi per il Gran Premio di Gran Bretagna.