Nel weekend in arrivo il Motomondiale fa tappa ad Assen, in Olanda, una pista cara soprattutto a Valentino Rossi. Il pesarese qui ha infatti vinto ben dieci volte, l’ultima delle quali giusto un anno fa. Tornare su una pista che evoca ricorsi così positivi sarà certamente particolare per il pesarese, secondo in classifica piloti pur non essendo riuscito a centrare finora nemmeno una vittoria. Il circuito sembra favorevole alla Yamaha, ma per ora il numero 46 preferisce restare con i piedi per terra.
Una pista scolpita nel cuore
Poter tornare in un posto che ci evoca ricordi positivi ha sempre un significato speciale e questo non può che corrispondere appieno al legame che intercorre tra Valentino Rossi e Assen. Il pesarese vanta ben dieci trionfi sulla pista olandese e ha tutta l’intenzione di ripetersi nuovamente nella prossima gara, in programma proprio domenica.
Almeno per ora il numero 46 preferisce non sbilanciarsi troppo: la Yamaha ha infatti fatto qualche progresso rispetto alla passata stagione, ma non riesce a piazzarsi sul primo gradino del podio esattamente dall’ultima volta in cui la MotoGp ha fatto tappa nei Paesi Bassi. “Andiamo ad Assen, dove ho vinto l’anno scorso, e questo mi dà emozioni contrastanti – ha detto il nove volte campione del mondo alla vigilia del nuovo weekend di gara –. Un po’ perché è passato molto tempo dall’ultima vittoria Yamaha e questo ci impone tanto lavoro ma anche perché, d’altra parte, corriamo ad Assen che è una pista fantastica. Di solito sul TT Circuit siamo molto competitivi ma dovremo valutare quali saranno le condizioni e quale sarà la situazione perché non si sa mai cosa può accedere”.
Fare bene anche per la classifica
Valentino sa bene quanto sia difficile fare bene per riuscire a vincere un Mondiale. Pochi giorni fa lo ha quindi ribadito: lui non è finora mai riuscito ad andare oltre il terzo posto e questo non può bastare per conquistare il titolo.
Nonostante tutto, è proprio il “Dottore” il primo pilota che insidia in classifica il leader Marc Marquez. In caso di successo in Olanda sarebbe quindi difficile riuscire a non iscrivere il nome del centauro di Tavullia tra i possibili successori dello spagnolo.
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