Iniziano a scaldarsi i motori in vista della partenza della nuova stagione di MotoGp e tutti i piloti sono in fermento per raggiungere i rispettivi obiettivi. Tra i protagonisti desiderosi di ottenere il riscatto dopo un 2017 piuttosto deludente c’è Valentino Rossi, che sembra ormai sempre più propenso a proseguire anche il prossimo anno con la Yamaha. Il “Dottore”, a sorpresa, ha confessato quanto sia stato difficile tornare in sella dopo il grandissimo dolore provato per la morte di un amico come Marco Simoncelli.
Un dolore impossibile da cancellare
A distanza di poco più di sei anni dal terribile incidente in cui ha perso la vita in Malesia Marco Simoncelli, gli addetti ai lavori ma anche i semplici appassionati non possono dimenticare il sorriso di quel ragazzo con i riccioli che ci ha lasciato troppo presto. A scommettere sul suo talento erano in tanti e il rimpianto resta ancora fortissimo.
Uno dei protagonisti a cui era più legato il “Sic” era Valentino Rossi, che in più occasioni ha manifestato la sua vicinanza alla famiglia. Il numero 46 ha voluto raccontare come sia stato difficile tornare alla normalità dopo una tragedia così devastante: “Con lui eravamo molto amici. Stavamo insieme quasi tutti i giorni, almeno cinque, sei giorni a settimana. Quasi sempre, finito l’allenamento, andavamo a cena a casa di Carlo (Casabianca, il preparatore atletico), con il Sic che portava il sushi e che ne mangiava il doppio di noi e noi che lo mandavamo a…. Era bello. Essere anche coinvolto nell’incidente è stata una cosa devastante. Difficile da superare personalmente, ma non ho mai pensato di smettere. Mi è dispiaciuto però essere lì. Magari se fossi stato due moto più avanti sarebbe stato un po’ più facile, ecco. Però con il tempo passa tutto e quando penso al Sic ho solo ricordi positivi. Alla fine è andata così e non ci si può fare niente”.
Il pilota Yamaha, a sorpresa, rivela addirittura di avere pensato di appendere il casco al chioso: “Sono andato avanti per amore. Sennò avrei già smesso. Perché una situazione come quella dell’incidente di Marco non la superi. Ero già grande, avevo vinto dei Mondiali, potevo dire basta. Ho cercato di dividere le due cose, il dolore e quello che si deve fare per superare. Poi ho pensato alla carriera, che volevo continuare, volevo tornare in Yamaha e tornare a vincere“.
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