In molti non se ne saranno accorti ma il Gran Premio del Qatar è durato 23 secondi in meno rispetto a quello dell’anno precedente (grazie anche alle doti di Lorenzo Baldassarri, capace di battere il record 2018 di Pecco Bagnaia). Lo stesso Baldassarri ha abbassato di addirittura 51 secondi il precedente record di Mattia Pasini. Record anche per Thomas Luthi ad Austin, che grazie ai nuovi motori Triumph ha abbassato di 19 secondi il tempo di gara di Bagnaia.
Una semplice coincidenza? Non può essere. Il livello di Moto2 si è alzato, i piloti combattono curva dopo curva, i nuovi motori Triumph rendono di più. Una crescita che non è passata inosservata agli occhi di Valentino Rossi e Marc Marquez, leggende viventi di uno sport che negli ultimi anni sta avendo ascolti maggiori della più blasonata Formula Uno.
La potenza di Triumph: parola a Rossi e Marquez
I due pilastri della MotoGP (13 mondiali in due) seguono con molta attenzione le vicende della Moto 2. Marc Marquez segue il fratello Alex (che in Qatar ha anche stabilito la velocità di punta a 294,4 km/h), Valentino segue Luca Marini, frutto della relazione della madre Stefania Palma con Massimo Marini e pilota della scuderia Sky Racing Team VR46. “Parlo con mio fratello e con altri piloti di Moto2 e mi dicono che il Triumph è un motore più da corsa. L’Honda che c’era in precedenza era stato concepito più per l’uso su strada che in pista. Con questo e con la nuova elettronica si può ‘giocare’ un po’ di più. Inoltre è più potente” ha affermato il campione in carica della MotoGP, acerrimo rivale di Valentino in questi anni.
Rivalità a parte, anche il campione di Tavullia (che punta forte al decimo titolo personale) è convinto che i passi in avanti fatti dal motore Triumph possano agevolare i piloti nella crescita: “In pochi anni è stato fatto un ottimo lavoro e le gare sono sempre divertenti da guardare. Il motore Triumph ha più coppia ed è più pesante, quindi è più adatto a preparare il salto verso la MotoGP”.
Un Triumph che dà fiducia
Le parole di questi due mostri sacri del motociclismo non possono che far bene a questa categoria, in ascesa dopo questi primi gran premi della stagione 2019. Gare più combattute, tempi record, “sgasate” che raggiungono i 300 km/h. Sono tutti segnali positivi che fanno ben sperare per il futuro. E la benedizione di Valentino e Marquez è un ulteriore iniezione di fiducia per i piloti in corsa, che attraverso i nuovi motori Triumph potranno fare pratica e sognare un rapido ingresso nel mondo della MotoGp.