Si avvicina uno dei giorni più importanti per Valentino Rossi, quello in cui festeggerà il suo 40esimo compleanno, un traguardo importante per tutti ma a maggior ragione per uno come lui che sta dimostrando di non risentire minimamente del tempo che passa e di poter dare del filo da torcere ai colleghi più giovani. Anche nella nuova stagione ormai alle porte il “Dottore” proverà a fare il possibile per conquistare il decimo titolo della carriera, pur sapendo che gli avversari non saranno disposti a rendergli la vita facile. C’è chi però ritiene come la Yamaha non abbia saputo supportarlo al meglio nei mesi passati e non si tratta di una persona qualunque, bensì di papà Graziano.
L’entusiasmo è lo stesso di sempre
Il tempo che passa è sempre avvertito come qualcosa di poco positivo, ma questa regola non sembra valere per Valentino Rossi. Il “Dottore” sarà infatti regolarmente ai nastri di partenza nella nuova stagione di MotoGp dove punta a dare del filo da torcere a Honda e Ducati che partiranno con i favori del pronostico.
A credere nelle sue potenzialità c’è anche qualcuno che lo conosce bene come papà Graziano, uno che appena può fa il possibile per stare al suo fianco in pista. La voglia di fare bene è la stessa, nonostante i 40 anni che avrà ormai compiuto quando scenderà in pista nella prima gara in Qatar: “Ci arriva molto bene, mi pare. Perché la voglia di restare giovani è nel sangue di ogni uomo, poi però bisogna riuscirci come lui. Guardi come guida ancora… – ha detto ai microfoni del Corriere della Sera -. Diciamo che, a differenza degli altri, lui blocca il naturale decadimento. Non è che sia migliorato, è ancora come 10 anni fa, cioè come quando era al meglio. Distinzione sottile, ma fondamentale”.
Non mancano gli scettici, convinti che il momento di appendere il casco al chiodo avrebbe dovuto arrivare già da un pezzo. Anche su questo Rossi sr. ha però le idee chiare e, anzi, sembra non avere dubbi sul perché il tanto agognano decimo titolo non sia arrivato: “Piano. Non ha vinto l’anno scorso… Ma ha tutte le carte in regola per vincere di nuovo. Se non ha vinto è perché Yamaha ha sbagliato strada… Quanto a questi hater, io dico guai se un campione non avesse un detrattore. Poi come si discuterebbe nei bar? Sarebbero vuoti, e l’economia non girerebbe più”.
Non poteva mancare un augurio speciale da parte di una persona così importante: “Il mio augurio è quello di presentarsi al Mondiale, tra un mese, come se fosse un ragazzo reduce dal titolo italiano. Insomma, come se fosse la sua prima vera gara. Con lo stesso spirito, la stessa leggerezza, la stessa curiosità di quella volta. Per me lui può correre tranquillamente fino a 46 anni” – ha concluso.
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