Valentino Rossi ormai da tempo rappresenta un vero punto di riferimento per tutti gli appassionati di MotoGp. Proprio per questo pensare al momento in cui appenderà il casco al chiodo non può che provare una sensazione di smarrimento. Uno stato d’animo che inevitabilmente, come ha confermato qualche tempo fa, proverà anche lui. Quel giorno non sembra però poi così vicino: il “Dottore” sembra infatti intenzionato a proseguire oltre il 2020 (data di scadenza del contratto con la Yamaha), come ha confermato papà Graziano.
Papà Graziano allontana l’addio
Valentino Rossi ha ormai compiuto 39 anni, ma ha la determinazione e la voglia di vincere di quando era giovanissimo. Proprio questo qualche mese fa lo ha spinto a rinnovare fino al 2020 il contratto con la Yamaha, anche se i risultati ottenuti finora in questa stagione non sono esaltanti come avrebbe voluto (non è riuscito ad andare oltre il terzo posto).
Il momento dell’addio alle gare del “Dottore” potrebbe però non avvenire, come molti di noi pensano, tra due anni. A sottolinearlo una persona che lo conosce bene e che da sempre lo segue durante tutti i passi della carriera: papà Graziano. “Ha la possibilità di giocarsela quest’anno, credo ce l’avrà anche l’anno prossimo e anche fra due anni, con quella che è la sua passione e la sua voglia di prepararsi e stare in forma. Secondo me per un altro paio di anni ci può provare, poi vince o non vince dipende anche dalla fortuna. Lui quest’anno è molto competitivo, il problema è una Yamaha che non è ancora al livello delle altre tre marche e quindi ci vuole un po’ di fortuna, che le cose vadano nel verso giusto” – ha detto l’uomo ai microfoni di Corsedimoto.com.
Ma quale sarà il futuro alla scadenza del contratto? Qui Rossi sr. spiazza tutti: “Valentino continuerà a fare le corse con le automobili“.
Cosa non funziona in Yamaha?
Uno che ha vinto nove titoli in carriera come Valentino non può ovviamente accettare con serenità di non essere competitivo con Honda e Ducati, al momento le scuderie più forti.
Sull’elettronica Yamaha, inferiore alle rivali, papà Graziano sembra avere però le idee chiare: “I tecnici Yamaha sono meno banditi degli altri e un po’ meno svelti, però quando Ducati e Honda sono andati a cercare di portare via i tecnici dalla Magneti Marelli è stata una mossa un po’ proibita, una mossa proibita che la Yamaha non ha pensato di fare, perchè sono più onesti” – ha concluso Rossi.
Foto immagine in evidenza: Gazzetta Tv