Valentino Rossi festeggerà il prossimo 16 febbraio il suo 40esimo compleanno, un evento importante per tutti ma ancora di più per un campione come lui che non sembra avere perso, nonostante il passare degli anni, la voglia di mettersi alla prova in pista. Anche nella stagione che inizierà tra qualche mese il pesarese sarà ai nastri di partenza con l’obiettivo di provare ancora una volta a centrare il decimo titolo della sua carriera. L’addio non è perà così prossimo: il numero 46 rispetterà il contratto con la Yamaha valido fino al 2020, ma non esclude di poter proseguire ancora.
Tanta voglia di stare in pista
Riuscire a resistere a lungo alle pressioni che si respirano nel Motomondiale non è mai semplice, ma per farlo diventa necessario anche non lasciarsi sopraffare dai momenti difficili che inevitabilmente possono capitare. Ne sa qualcosa anche Valentino Rossi, che ormai da qualche anno non riesce a essere competitivo come vorrebbe per la lotta per il titolo, ma che continua ad avere l’entusiasmo tipico di un ragazzino.
Al momento il “Dottore” è legato alla Yamaha da un contratto fino al 2020, ma per la prima volta è lui stesso a rivelare che quell’anno potrebbe non segnare la conclusione di una carriera che gli ha regalato non poche soddisfazioni: “Sono solo numeri che contano davvero poco – ha detto Valentino in un’intervista a Speedweek -. Credo che, in realtà, continuerei anche se vincessi il decimo mondiale. Ovviamente un altro titolo mi renderebbe felice ma, come ho sempre detto, corro prima di tutto perché mi diverto, mi piace guidare la moto e vincere le gare. Per ora ho un contratto firmato per il 2019 e il 2020 e non ho ancora deciso se questo sarà l’ultimo o meno. Ci sono cose che non affronto prima che arrivi il momento”.
Si punta a migliorare
Anche nel 2019 la Yamaha non parte con i favori del pronostico nella lotta per il titolo che vede al momento avvantaggiate la Honda (forte anche dell’arrivo di Jorge Lorenzo) e la Ducati.
“Rossifumi” però non si arrende ed è pronto a dare il massimo per insidiare le rivali: “Dobbiamo continuare a lavorare sodo per essere competitivi su tutte le piste. Se in Giappone lavoreranno bene, potremo migliorare nel medio termine. Negli ultimi due anni Honda e Ducati sono cresciute più di noi, persino la Suzuki ha fatto meglio” – ha concluso.
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