Il momento delle vacanze per tutti i protagonisti del Motomondiale è ormai concluso e, come da tradizione, i test di Sepang rappresentano un’opportunità da sfruttare a pieno per verificare direttamente in pista gli assetti delle proprie moto. Tra i piloti che si presenteranno con l’intenzione di riscattarsi dopo un periodo non del tutto positivo c’è certamente Valentino Rossi, ormai stanco di svolgere un ruolo di secondo piano con la sua Yamaha. Il pesarese già in Malesia si è presentato con un casco nuovo di zecca caratterizzato da una livrea speciale.
In pista con un nuovo look
Quando si avvicina una nuova stagione si scatenano sempre un misto di emozioni proprio perché non può che esserci la voglia di fare bene e di raggiungere gli obiettivi prefissati. Valentino Rossi ha il desiderio di rifarsi dopo un 2018 che non gli ha permesso praticamente mai di impensierire seriamente gli avversari.
E così in occasione dei test in Malesia, al via da oggi, si è presentato si è presentato con un casco nuovo realizzato in collaborazione con Aldo Drudi. L’estro che da sempre caratterizza il “Dottore” è apparso evidente anche in questo caso: sulla calotta e sui bordi spiccano tonalità fluorescenti. La scelta non è stata compiuta a caso, ma si tratta ovviamente di quelli che lo hanno accompagnato nei momenti più importanti della sua carriera, quali giallo, verde, fucsia e arancione.
Non mancano il sole e la luna, realizzati in forma stilizzata. Altro marchio di fabbrica è ovviamente il suo numero 46, disegnato a mano sia sulla mentoniera che sulla parte posteriore del casco e accompagnato dalle sue iniziali “VR”.
Il nove volte campione del mondo si è detto soddisfatto del lavoro svolto: “Come ogni anno, ho fatto un casco speciale per i test. È sempre una bella esperienza lavorare su un’edizione speciale – ha detto il pilota della Yamaha -. Dobbiamo provare a trovare una nuova idea ogni volta e non è facile. Per il casco di quest’anno abbiamo fatto fatica, ma poi ho guardato Aldo e gli ho chiesto di fare qualcosa per me, di disegnare il casco a mano libera, come accadeva in passato. Ed è quello che ha fatto! All’inizio era un po’ esitante, ma è grandioso, perché essendo stato disegnato a mano, ogni casco è unico“. L’auspicio ovviamente è ora quello di poter ricordare questo casco anche per i risultati ottenuti in pista.
— Monster Energy Yamaha MotoGP (@YamahaMotoGP) 6 febbraio 2019
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