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Sabine Kehm racconta Schumi: “Per Natale un biglietto e un regalo per tutti”

Schumacher

Michael Schumacher ha lasciato un segno indelebile nella storia della Formula Uno e sono tanti i piloti che sognano di ispirarsi alla sua determinazione e ai suoi tanti successi ottenuti in carriera. La personalità del tedesco fuori dalla pista era però conosciuta solo da pochi: a raccontarlo è la sua manager Sabine Kehm, ancora legatissima a lui, che rivela quanto lui fosse disponibile con tutte le persone che collaboravano con lui in Ferrari.

Un grande uomo anche fuori dalla pista

La determinazione che lo ha accompagnato in tutto l’arco della sua carriera era conosciuta da tutti, ma non tutti sono riusciti a carpire i lati più nascosti del carattere di Michael Schumacher. Tra questi c’è certamente la sua manager Sabine Kehm con cui ha mantenuto un rapporto di amicizia che va al di là della professione.

La donna, legatissima anche alla famiglia dell’ex pilota, ha voluto così raccontare alcuni aspetti più “segreti” del tedesco raccontando come lui riuscisse a scindere perfettamente l’impegno sui circuiti ai rapporti con le persone a lui più vicine: “Michael è sempre stato una persona molto cordiale, anche nell’ambiente delle corse – ha dichiarato a Beyond The Grid, il podcast ufficiale della Formula Uno – ma non voleva che questo suo carattere trapelasse all’esterno, perché temeva che gli avrebbe portato via parte della sua competitività. Lui era diviso in maniera molto chiara in queste due persone. Lo sport a quel livello è fatto di tanti giochi mentali: voleva essere sicuro di sé e forte”.

Michael Schumacher ai box durante una gara con la Ferrari (Foto: Shutterstock)

Schumi non ha mai dimenticato di dimostrare gratitudine nei confronti di chi lavorava duramente per permettergli di vincere sui circuiti. Il rapporto instaurato con i tecnici della Ferrari era quindi fortissimo: “Michael voleva sapere tutti i compleanni nella squadra. Inoltre per Natale preparavamo un biglietto di auguri e un regalo per tutti. Pensava sempre a quale regalo dare a ciascuno, quella era davvero una cosa importante per lui. Sapeva di essere molto esigente e voleva trovare il modo per sdebitarsi con loro”.

L’importanza della privacy

Michael non sapeva però prescindere dalla tutela della privacy, non solo sua ma anche delle persone a lui vicine. Un’idea che è apparsa evidente anche in questi anni in cui si ritrova a lottare per tornare il prima possibile alla normalità dopo il brutto incidente sugli sci.

E la Kehm non ha mancato di sottolinearlo: “Lui e Corinna erano una coppia perfetta e sono ancora una coppia perfetta, a mio avviso – ha commentato la Kehm – quando ritornava a casa e c’erano i bambini, la Formula 1 era lontana. Lui aveva bisogno di quella privacy, la sua famiglia è sempre stata ciò che gli permetteva di ricaricarsi”. La donna ha poi ricordato il legame dell’ex ferrarista con i suoi amici storici: “Michael è riuscito mantenere gli amici della sua infanzia fino ad ora. Anche questa è una cosa bella, li ha sempre avuti al suo fianco. Ha un bel gruppo di amici, molto legati” – ha concluso.

Corinna Schumacher ha sempre assistito il marito in questi anni (Foto: Flickr)

Foto immagine in evidenza: Shutterstock