Dopo le sfide dell’asfalto monegasco e delle nevi svedesi, il mondo del WRC si sposta verso il caldo e polveroso terreno africano per il terzo round del campionato 2024.
Il Safari Rally Kenya, celebre per le sue tappe impegnative e le condizioni estreme, riacquista la sua collocazione tradizionale nel mese di marzo, un ritorno alle origini che non si verificava dal lontano 2018. Parlando specificamente del campionato mondiale, bisogna fare un salto indietro nel tempo fino al 2000 per trovare l’ultima edizione disputata in un periodo simile, tra gli ultimi freddi dell’inverno e l’ascesa della primavera.
Il ritorno del Rally Safari nel calendario del WRC aggiunge un elemento di imprevedibilità e sfida per i piloti, che dovranno affrontare non solo le prove cronometrate ma anche le variabili della natura africana: dalla sabbia arida alle piste rocciose, dal caldo torrido alle piogge improvvise. Questo evento non solo richiama l’attenzione degli appassionati di rally di tutto il mondo, ma rappresenta anche una tappa cruciale per i concorrenti che lottano per il titolo mondiale, poiché il successo qui può fare la differenza nel corso della stagione. Con il suo ritorno, il Safari Rally Kenya porta con sé un’atmosfera unica e una storia ricca di sfide leggendarie, confermandosi come una delle tappe più iconiche e temute del calendario del WRC.
Storia del Safari Rally Kenya
Il Safari Rally Kenya, uno dei gioielli del World Rally Championship, ha una storia ricca di fascino e sfide epiche.
Nato nel 1953 come parte delle celebrazioni per l’incoronazione della Regina Elisabetta II, il rally si è guadagnato una reputazione leggendaria per i suoi tracciati selvaggi e imprevedibili. Inizialmente concepito come un evento per promuovere il turismo nel paese, il Safari Rally ha rapidamente guadagnato una posizione di rilievo nel mondo del motorsport internazionale, diventando una tappa cruciale per i migliori piloti e co-piloti del mondo di questo sport.
La sua collocazione nel cuore dell’Africa ha fornito un palcoscenico unico per le sfide, con paesaggi che vanno dalla savana alle foreste pluviali, dai terreni rocciosi alle piste sabbiose. Nel corso degli anni, il Safari Rally Kenya è diventato noto per le sue condizioni estreme e per i suoi tracciati impegnativi, mettendo alla prova le abilità e la resistenza degli equipaggi in ogni edizione. Dopo un’assenza dal calendario del WRC, il ritorno del Rally Safari nel 2024 ha riacceso la passione degli appassionati e dei professionisti del rally, confermando il suo status di una delle gare più iconiche e impegnative del mondo.
Itinerario e tappe del Safari Rally Kenya
La sfida del Rally Safari Kenya è divisa in tre tappe, per un totale di 19 prove speciali, per un totale di 355,92 chilometri cronometrati, tutte ospitate su tenute private su richiesta della FIA, come consuetudine degli anni passati.
Giovedì 28 Marzo avrà luogo la super speciale inaugurale a Kasarani (lunga 4,84 chilometri) alle 12.05 italiane. Seguirà la prima tappa venerdì, composta da 6 speciali per un totale di 125,82 chilometri cronometrati. Queste speciali includono tre tratti ripetuti due volte, gli stessi dell’anno precedente: Loldia (19,17 chilometri) e Geothermal (13,12 chilometri), insieme alla lunga prova di Kedong (30,48 chilometri) che attraversa una tenuta privata e include un tratto del vecchio percorso del Safari.
La seconda tappa, programmata per sabato, presenta ulteriori 150,88 chilometri cronometrati suddivisi in 6 speciali, tra cui Soysambu (29,32 chilometri), Elmenteita (15,08 chilometri) e Sleeping Warrior (31,04 chilometri), tutte ripetute due volte. Queste speciali sono ospitate vicino al lago Elementatita, all’interno delle tenute di Lord Delamere, una famiglia legata strettamente ai McRae, in particolare al compianto Colin.
La tappa finale di domenica, situata nella parte settentrionale del lago, comprende 6 speciali per un totale di 74,38 chilometri cronometrati. Tre speciali sono ripetute due volte: Malewa (8,33 chilometri), già disputata nel 2021, Oserian (18,33 chilometri) e infine Hells Gate (10,53 chilometri), che ospiterà la power stage finale alle 13.15 italiane, situata all’interno di un grande parco naturale del Kenya. Il percorso rimane quindi confermato e ben noto ai piloti, promettendo lo spettacolo caratteristico offerto dalla classica gara africana.
Importanza del Safari Rally Kenya per il Mondiale WRC
I primi due appuntamenti del campionato hanno mostrato scenari contrastanti, con il secondo rally storicamente influenzato dall’esito del primo, offrendo solo spunti limitati sull’andamento della stagione. Attualmente, Thierry Neuville guida la classifica nonostante le difficoltà al Rally di Svezia, seguito da Elfyn Evans, ancora in cerca di vittorie ma con due piazzamenti sul podio.
La mancanza di dominatori come Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä si fa sentire. Questa assenza potrebbe portare ad una maggiore varietà e imprevedibilità . In Kenya, dove nelle ultime edizioni Toyota ha fatto la parte del leone, si prevede una lotta serrata tra Evans e Rovanperä, con quest’ultimo che cercherà di riscattarsi dopo l’incidente in Svezia. Le Yaris sembrano essere un passo avanti in termini di affidabilità in un rally notoriamente impegnativo come il Safari.
Ott Tänak, al contrario, ha iniziato la stagione con un notevole svantaggio di 27 punti, rendendo essenziale per lui un recupero al Rally Safari, dove la strategia è quasi impossibile da pianificare. Il giovane talento Adrien Fourmaux, fresco di podio in Svezia, cercherà di confermarsi su una Ford Puma che ancora presenta incognite.
Anche Esapekka Lappi, vincitore del Rally di Svezia, sarà al via con la terza Hyundai ufficiale, mentre Takamoto Katsuta, regolarmente sul podio nelle ultime edizioni, cercherà di migliorare il suo risultato dell’anno scorso.
Quando e dove vedere il Safari Rally Kenya
Non tutte le tappe del Safari Rally Kenya saranno visibili, di seguito gli orari di tutti gli appuntamenti trasmessi da Sky Sport Max:
Giovedì 28 marzo
14:05 (12:05) PS1 Kasarani
Sabato 30 marzo
9:05 (7:05) PS9 Elmenteita 1
15:35 (13:35) PS12 Elmenteita 2
Domenica 31 marzo
9:05 (8:05) PS16 Hell’s Gate 1
14:15 (13:15) PS19 Hell’s Gate 2 (Power Stage)
Non rimane che emozionarsi con uno dei Rally più storici e selvaggi che il WRC abbia da proporre, a maggior ragione vista l’incertezza di un mondiale ancora tutto da definire e che proprio il Kenya potrebbe aiutare a determinare con una certa chiarezza.