Si avvicina il quinto anniversario del terribile incidente sugli sci avvenuto sulla neve di Meribel, in Svizzera, che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher. Da allora la famiglia ha cercato di preservare il più possibile la sua privacy e sono pochissime le informazioni che trapelano sulle sue condizioni. L’ultimo importante aggiornamento arriva dal Daily Mail e fa ben sperare: in base a quanto rivelato dal quotidiano inglese non sarebbe più costretto a trascorrere le sue giornate a letto.
Finalmente notizie incoraggianti
Tutti gli appassionati di motori hanno certamente apprezzato Michael Schumacher, uno che è stato in grado di vincere ben sette titoli mondiali, nel corso della sua carriera. Il tedesco si è infatti distinto per la grande determinazione, ma unita anche a un grande rispetto nei confronti degli avversari.
È quindi naturale sperare di poter ricevere il prima possibile notizie incoraggianti sulle sue condizioni a quasi cinque anni dal brutto incidente sugli sci in cui era rimasto coinvolto. Finora solo i familiari e pochissimi amici hanno avuto la possibilità di fargli visita e vedere in prima persona il grande “Schumi”, ma da allora pochissimo è trapelato.
Finalmente arriva però una notizia che, se confermata, sarebbe davvero incoraggiante. L’ex ferrarista, come rivelato dal Daily Mail, sarebbe infatti migliorato. “Non è più costretto a letto né attaccato a macchinari per alimentarsi“ – si legge sul giornale inglese.
Cure costosissime
Nonostante il passare degli anni, Schumacher non sembra avere perso la caparbietà che ha sempre avuto in pista. Anche in questa fase difficile lui, infatti, continua a lottare per riprendersi al meglio grazie anche al sostegno di un’assistenza infermieristica e fisioterapica da 50mila sterline a settimana.
Non si esclude che presto il tedesco possa essere trasferito in una clinica in Texas, specializzata nella cura di lesioni cerebrali. Qui l’ex pilota potrebbe ricevere ulteriore supporto: “Abbiamo molta esperienza con i pazienti che stanno soffrendo questo tipo di trauma. Probabilmente non esiste un centro in Europa che tratti questi casi come noi” – ha rivelato il direttore della clinica Mark Weeks.
Lo scenario sembra quindi incoraggiante come già aveva rivelato recentemente Jean Todt, che aveva raccontato di avere visto il Gran Premio del Brasile proprio con Schumi, da tempo uno dei suoi più grandi amici.
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