A distanza di più di tre anni dal terribile incidente sugli sci di cui è stato vittima Michael Schumacher, l’affetto dei fan nei confronti del sette volte campione del mondo non è mai venuto meno. Sono in tanti a sperare di poter ricevere finalmente notizie positive sulle sue condizioni di salute, ma la famiglia del tedesco cerca di preservare il più possibile la privacy. Una scelta che trova d’accordo anche Sabine Kehm, la manager dell’ex ferrarista che ora segue anche il figlio Michael. La donna non l’ha mai abbandonato nemmeno durante il lungo ricovero in ospedale.
Un cordone di protezione costante
Sin dalle prime ore successive al terribile incidente sugli sci a Meribel, avvenuto a dicembre 2013, la famiglia di Michael Schumacher non lo ha mai abbandonato. Gli spiragli positivi, nonostante il passare del tempo, sono ancora pochi, ma la speranza resta viva.
Tra le persone che in questo periodo lo hanno assistito con cura c’è Sabine Kehm, manager di “Schumi” nel corso della sua lunga carriera, con cui c’è un rapporto che va al di là dell’aspetto professionale. La donna ha così sottolineato ancora una volta quanto i parenti dell’ex ferrarista tengano alla sua privacy: “Michael ha costantemente, nel corso della sua carriera, tirato una linea chiara tra pubblico e privato, fatto che è sempre stato accettato da media e tifosi. La decisione di proteggere la sua privacy dal pubblico è stata presa negli esclusivi interessi di Michael” – ha detto a Redaktions Netzwerk Deutschland.
Un comportamento che ha sempre caratterizzato l’ex pilota della “Rossa”, fortemente convinto di come fosse importante separare il pubblico dal privato.
Il silenzio stampa proseguirà
L’atteggiamento mantenuto dalla famiglia del tedesco in questi mesi è destinato a non subire alcuna modifica. Finora non sono mai state diffuse immagini né notizie su possibili miglioramenti delle sue condizioni di salute. La moglie Corinna e i figli sono infatti convinti che sia fondamentale lasciare tranquillo Michael nel periodo più difficile della sua vita.
La Kehm su questo aspetto è assolutamente d’accordo: “È diritto della famiglia scegliere come affrontare la situazione“. L’auspicio quindi è che i primi aggiornamenti possano arrivare quando davvero possa emergere qualche dettaglio che fa davvero sperare in positivo per il futuro.