La giornata di oggi non può essere considerata come tutte le altre per un vero appassionato di motori: Michael Schumacher, uno dei piloti più amati e più forti nella storia della Formula Uno, festeggia infatti il suo 50esimo compleanno. È impossibile non provare una nota di rimpianto in queste ore per le tante vittorie ottenute dal tedesco con la Ferrari, ma soprattutto con la speranza di poter ricevere presto buone notizie sulle sue condizioni. Come era facile immaginare, sono stati in tanti a stringersi a lui e alla sua famiglia e a mandargli un messaggio di auguri.
Una giornata speciale per la Ferrari
A Maranello e dintorni oggi si sentono tutti vicini a Michael Schumacher, uno che ha vinto ben cinque titoli mondiali con la “Rossa”, il primo a distanza di 21 anni dall’ultimo trionfo per la scuderia italiana. Proprio in concomitanza con il suo 50esimo compleanno è stata lanciata una mostra in cui è possibile vedere da vicino le monoposto più belle guidate dall’ex tedesco, oltre a una app dedicata che consente di fare una full immersion sui momenti più importanti della carriera del tedesco.
Il team è stato quindi uno dei primi a mandare i propri auguri a Schumi attraverso il suo profilo Twitter: “Il nostro campione compie oggi 50 anni. Siamo tutti con te Michael” – questo il messaggio pubblicato sul social network.
Our champ turns 50 today. We’re all with you Michael #KeepFighting pic.twitter.com/hN4n8Br1ap
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) 3 gennaio 2019
Schumacher, quanti auguri!
In una giornata così speciale non potevano mancare gli auguri a Schumi di Flavio Briatore, il dirigente con cui ha condiviso i primi successi alla Benetton: “Buon compleanno Michael! I miei auguri vanno al grande pilota che ha segnato i miei primi anni in F.1. Il Michael che avete visto in pista ci ha insegnato a vincere: con il suo rigore, la sua serietà, la sua pignoleria ha costituito un esempio per il team e chiunque lavorasse con noi in Benetton. Quando arrivò eravamo già un team forte, avevamo ingegneri bravissimi come Brawn e Byrne, ci mancava solo un pilota veloce che sapesse anche lavorare e far lavorare intorno a sé il team, uno in cui credere. È stato tutto questo e ci ha consentito di vincere due Mondiali piloti e uno costruttori, noi che nel paddock eravamo quelli che vendevano t-shirt! Ma anch’io ho dato tanto a Michael, allora ragazzo giovane ma molto serioso, insegnandogli che si può lavorare sodo con leggerezza e in un’atmosfera rilassata e divertendosi. Ho scoperto un Michael curioso di tutto, appassionato di tanti sport ma anche attento alla moda e perfino buongustaio“– ha raccontato a La Gazzetta dello Sport.
Sempre attraverso la “Rosea” arrivano le parole di Bernie Ecclestone: “Di Michael Schumacher conservo i ricordi più belli: i due titoli Mondiali conquistati con la Benetton, i cinque favolosi con la Ferrari, tante vittorie memorabili. Per la Formula 1 ha segnato un’era e non fu difficile, per me, convincerlo a passare al Cavallino dopo che aveva vinto tutto il possibile con la Benetton. Cominciai a parlare con lui a metà del 1995, gli spiegai bene che cosa rappresentava la Ferrari, la gloria che ne avrebbe ricevuto e tutto il resto. Alla fine disse sì e fu la scelta migliore. Affrontò l’avventura di Maranello con tanto entusiasmo, lo stesso che ha mantenuto poi nel resto di tutta la sua carriera“.
Un altro personaggio che ha condiviso tanti anni con l’ex pilota fino ai trionfi in Ferrari è Ross Brawn, che non ha potuto non avere parole positive per lui: “Ho conosciuto Michael nel 1990 nel Mondiale Prototipi: guidava una Mercedes del team Sauber, io ero alla Jaguar. Era chiaro che si trattasse di un fenomeno, era sempre di una spanna più veloce dei compagni Wendlinger e Frentzen. Quando l’anno successivo si affacciò in F.1 io ero alla Benetton e con Tom Walkinshaw convincemmo Briatore a fare di tutto per assicurarselo. E così fu, dando vita a un legame sportivo ricco di successi ma soprattutto a una grande amicizia. Oltre al talento, determinazione e desiderio continuo di migliorarsi sono le qualità che gli hanno permesso di diventare il pilota più vincente nella storia della F.1. La determinazione agiva anche da volano per il resto del team rendendolo un vero leader carismatico. Ha sempre fatto della riservatezza un principio nella carriera e nella vita, e la famiglia ha condiviso la scelta. È del tutto naturale che Corinna abbia mantenuto la stessa impostazione dopo il dramma che li ha colpiti: è una scelta da rispettare che condivido. Sono certo che i milioni di tifosi che Michael ancora ha, e che ringrazio per l’affetto che mostrano, possano capire“.
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