La scomparsa di Ayrton Senna ha lasciato un vuoto indelebile nel mondo della Formula Uno, oltre a un senso di rimpianto per la perdita di un campione che avrebbe potuto rendere ancora più importante il suo palmares. Tra i personaggi che non lo hanno dimenticato c’è Thierry Boutsen: il belga aveva avuto modo non solo di gareggiare in pista con il brasiliano, ma anche di stringere con lui una bella amicizia.
Una perdita incolmabile
Essere rivali in pista, ma riuscire allo stesso tempo a sviluppare un rapporto fatto di stima e fiducia reciproca è possibile. Ne sanno qualcosa Thierry Boutsen e Ayrton Senna, protagonisti in Formula Uno tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90: i due erano infatti riusciti a instaurare un’amicizia fatta di solide basi e ancora adesso, a distanza di 25 anni dalla morte del brasiliano, il belga non riesce a dimenticare il collega. “Ho il suo casco sulla mia scrivania. Lo vedo tutti i giorni e penso a lui ogni giorno. Era mio amico e padrino di mio figlio. Faceva parte della famiglia. La sua morte mi ha causato molto dolore – ha detto Boutsen all’emittente belga Sporza -. Spesso andavamo in vacanza insieme ed eravamo inseparabili. Abbiamo anche volato in giro per il mondo per gare o test. Era il mio migliore amico“.
Un campione di altri tempi
Riuscire a ripercorrere le orme di Ayrton non è semplice per nessuno. solo Michael Schumacher è stato uno dei pochi ad avere scritto pagine importanti nella storia della Formula Uno. Ora a essere favorito per la conquista del titolo c’è Lewis Hamilton, vicino a battere diversi record del grande Schumi.
Ai suoi tempi il brasiliano era però uno dei più apprezzati del Circus e anche Boutsen non può non ricordarne il talento: “Era intelligente, veloce e poteva vincere un GP con un carrello. Aveva semplicemente qualcosa in più degli altri. Era il migliore, dava il 100% in tutto ciò che faceva. Sia nel motorsport che nella vita normale. Aveva ancora molti progetti per il futuro“.
L’ex pilota della McLaren ci ha lasciato troppo presto, ma il belga riesce a individuare un ambito extra corse in cui Senna avrebbe potuto affermarsi: “Era un idolo per molte persone. Sarebbe potuto diventare presidente, tale era la sua grandezza. E il suo mito persiste perché Senna era unico e non ci sarà un nuovo Senna” – ha concluso.
Courageous, iconic, inimitable. What three words would you use to describe Senna? #SempreSenna ?? pic.twitter.com/0DBg5kgtkl
— McLaren (@McLarenF1) 1 maggio 2019
Foto in alto – Credits/Fonte: Instagram