Il futuro di Monza continua a essere incerto, ma non è la prima volta negli ultimi anni. Negli anni scorsi infatti il circuito brianzolo ha rischiato più volte di finire fuori dal calendario del Circus, salvo poi salvarsi sempre dal “taglio”. L’ultima volta però l’intervento dello stato e di uno sponsor importante come la casa produttrice di birra Heineken sembravano aver messo in salvo il futuro di Monza per almeno due o tre edizioni. In questi giorni però il presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani, che controlla il circuito, ha ribadito i gravi problemi di budget della storica pista.
Monza come Hockenheim
Monza non è però la sola ad avere problemi di budget, infatti anche il circuito tedesco accusa gravi perdite. La causa? Pochi biglietti venduti. Quest’anno infatti i biglietti venduti per il Gran Premio d’Italia sono stato inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso. La causa principale è imputabile alla posizione in classifica di Vettel, il quale arriverebbe all’appuntamento brianzolo in svantaggio rispetto a Hamilton. L’anno precedente invece la situazione era capovolta. Sticchi Damiani, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha esposto le sue preoccupazioni sulla scadenza del contratto l’anno prossimo: “Con Chase Carey ci siamo già incontrati, ma non posso ancora dire quando si potrà formalizzare il rinnovo”. Damiani ha poi punzecchiato il presidente di Liberty Media: “Carey mi ha sempre detto che non è pensabile una F1 senza Monza che tra quattro anni festeggerà il centenario. Insomma a parole siamo d’accordo, ma dovremo esserlo anche nei fatti”.
Circuiti uniti
Il giornalista Cremonesi della Gazzetta dello Sport ha poi domandato se vista la situazione non sarebbe meglio unirsi con le altre piste in crisi per pagare di meno. Damiani ha prontamente messo l’Aci dalla parte della ragione: “Purtroppo non c’è mai stata l’occasione e la volontà da parte degli organizzatori di fare cartello per trattare con la F1, soprattutto da quelli europei. Noi abbiamo chiuso l’edizione dell’anno scorso con un forte passivo e pure il bilancio 2018 non sarà differente. È chiaro che una situazione di questo tipo non è sostenibile a lungo termine. L’ACI è pronto a fare la sua parte ma non a qualsiasi condizione”.