MotoGP e Superbike sono le due espressioni di motociclismo agonistico su pista indiscutibilmente più importanti. Per quanto il divario di pubblico e l’interesse mediatico tra le due categorie si sia progressivamente assottigliato nel tempo, per una serie di cause – storiche quanto tecniche – il Motomondiale propriamente tale rimane quello della MotoGP.
Categorie sorelle
Prototipi contro derivate di serie: è questa l’eterna battaglia tra i due circuiti motoristici, capace anche di dividere i fan e l’immaginario collettivo. Per i “superbikeristi” la rivale MotoGP, dove indubbiamente circolano più soldi, viene vista come una sorta di cerchia elitaria aristocratica, viceversa per gli addetti al Motomondiale la Superbike rappresenta popolarmente una alternativa più grezza e meno sofisticata.
L’annuncio improvviso
In questo orizzonte ha fatto specie la dichiarazione a bruciapelo di Gregorio Lavilla, direttore di gara del campionato Superbike, il quale in una lunga intervista a Gpone si è fatto scappare una richiesta piuttosto calda. “Attualmente” ha detto il manager spagnolo, “la Sbk soffre il confronto con la MotoGP in termini di audience. Il nostro obiettivo è aumentare l’interesse del pubblico verso di essa“. Fin qui tutto nella norma: dal 2012 la Dorna, società spagnola di marketing sportivo e motociclistico che presiede storicamente il Motomondiale, gestisce anche la Superbike. Lavilla ha però aggiunto: “Sarebbe bello avere come wild card per qualche gara Valentino Rossi: mi piacerebbe averlo qui in qualche round e penso che noi della Superbike lo tratteremmo davvero bene”.
La situazione attuale
Una vera e propria dichiarazione d’amore, questa, che però non ha destato una risposta diretta da parte del Dottore, impegnato piuttosto saldamente a battagliare per questa stagione di MotoGP che lo vede quanto mai redivivo e in lizza per il titolo iridato. La stagione in corso rappresenta uno degli appuntamenti più incerti e spettacolari dell’ultimo ventennio, con ben quattro piloti a concorrere per la vittoria finale: Marc Marquez su Honda, attuale leader e campione uscente, Andrea Dovizioso su Ducati, Maverick Viñales su Yamaha e, appunto, Valentino. Discorso diverso per quanto riguarda la SBK, che ha visto sin dal primo GP il dominio incontrastato del britannico Johnatan Rea su Kawasaki, già titolato nel 2015 e nel 2016. A 6 appuntamenti dal termine Rea ha vinto 8 gare sulle 14 disputate (in SBK si corrono due gare in ogni circuito), con 50 punti di vantaggio sul connazionale e compagno di scuderia Tom Skyes.