Con il Gran premio delle Americhe in vista, Andrea Dovizioso si prepara ad affrontare al meglio quella che definisce “una pista molto bella ma piuttosto difficile”. Secondo nel ranking, il forlivese nonostante qualche preoccupazione farà sicuramente di tutto per tornare in testa.
L’arrivo ad Austin
Dopo un esordio coi fiocchi Andrea Dovizioso si prepara ad affrontare il fine settimana a stelle e strisce nel migliore dei modi, pur sapendo che si tratta di un appuntamento piuttosto ostico. Ad Austin ci arriva con ben 35 punti, punti che significano un secondo posto nella classifica attuale.
Il terzo appuntamento della stagione 2018 della MotoGP si rivela essere fondamentale anche per il forlivese che tenterà di portare a casa punti preziosi utili a riconquistare quel primo posto perduto in Argentina. “A Termas siamo riusciti a portare a casa una sesta posizione, un risultato sotto le nostre aspettative ma positivo nell’ottica del campionato, e adesso arriviamo a Austin, che è una pista molto bella ma piuttosto difficile”.
Dovizioso sul GP delle Americhe
Come noto, l’asfalto è stato rifatto, modifica che ha permesso di migliorare le condizioni del tracciato e di ridurre quelle asperità di cui i piloti si sono lamentati in varie occasioni nel corso della precedente stagione. In proposito Andrea Dovizioso si dichiara piuttosto soddisfatto e fiducioso nei confronti di un terzo appuntamento che, nonostante qualche preoccupazione, potrebbe essere il palcoscenico di duelli piuttosto agguerriti.
Il forlivese ne parla così: “Dovremo valutare le condizioni dell’asfalto, perché l’anno scorso era abbastanza sconnesso, e anche le gomme, che possono influenzare molto il weekend. In ogni caso” continua DesmoDovi “conosciamo bene i nostri punti di forza e sappiamo dove invece dobbiamo ancora migliorare, e sarà importante iniziare a lavorare bene fin dalla prima sessione per prepararci al meglio per la gara”. L’attesa per il terzo round è insomma ai massimi livelli, e non soltanto per Valentino Rossi e l’oggetto della sua “ossessione”.