Doveva essere un vero e proprio bagno di folla per Fernando Alonso, amatissimo nella terra del Sol Levante, per promuovere Kimoa, la sua linea di abbigliamento. L’incontro avrebbe dovuto essere a Tokyo, proprio dove si erge la celebre statua di Hachiko. In programma, a parte selfie e autografi con il beniamino spagnolo, anche una ola tutti insieme nella piazza, che sarebbe stata ripresa e resa pubblica sui social.
Alonso rischia l’arresto
L’entusiasmo è stato tale da attirare un numero spropositato di fan ma anche la polizia. Secondo le forze dell’ordine, la quantità di persone avrebbe potuto creare gravi problemi di sicurezza e di traffico, solitamente già di per sé molto caotico nella capitale nipponica.
I poliziotti giapponesi hanno quindi intimato all’ex ferrarista di non uscire dalla sua stanza d’albergo e di limitarsi a salutare i propri fan dalla finestra. Il “samurai dei piloti di F1”, come viene chiamato proprio per il suo successo in Giappone, è stato perciò costretto a non incontrare i fan, minacciato di arresto in caso non avesse rispettato il divieto.
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Alonso fiducioso per il 2018 con Renault
Alonso in questi giorni si è pronunciato sulla separazione tra McLaren e Honda. “Sarà l’ultima gara qui con Honda – ha dichiarato il pilota di Oviedo – dopo tutte le difficoltà degli ultimi 3 anni, l’assenza di risultati, sono ancora molto fiero del progetto e sarebbe bello concludere con una buona gara. Siamo un po’ più ottimisti dopo la Malesia, perché abbiamo portato entrambe le macchine in Q3 lì, ed era inatteso. Lavorare in un’organizzazione giapponese è un’esperienza intensa, è stato speciale, con un modo diverso di lavorare. Non abbiamo ottenuto i risultati attesi, abbiamo mancato gli obiettivi ed è un peccato, però sono fiero del lavoro che ha fatto il team con tutte le difficoltà avute nei test invernali. Sarò sempre fiero di questo progetto anche se la mancanza di risultati dirà il contrario e sarà ricordato come un periodo negativo e frustrante“.