Il Gran Premio del Canada di Formula 1 è stata una gara da dimenticare per Mercedes che, nonostante mantenga il primato nella classifica costruttori, vede Sebastian Vettel soffiare di un punto il titolo del ranking piloti a Lewis Hamilton. Come immaginabile la delusione è tanta, e il team principal Toto Wolff commenta a caldo con un bel “Dobbiamo svegliarci”.
Wolff: “Questa era una pista per noi”
Dopo la gara in solitaria di Sebastian Vettel con un Valtteri Bottas tenuto a debita distanza per tutti e 70 giri del circuito di Montréal, per non parlare poi di Lewis Hamilton arrivato quinto a oltre 20 secondi dal ferrarista, Mercedes lascia il Canada con l’amaro in bocca. In proposito a esprimere il proprio rammarico su un GP che per il team prometteva molto bene è Toto Wolff in persona che ne parla così ai microfoni di ORF: “La sola sensazione che ho è che dobbiamo svegliarci”.
E riguardo al fatto che il secondo posto di Bottas abbia in qualche modo ridotto i danni il team principal Mercedes replica: “Niente affatto. Per noi è un risultato di m….. Dico questo per il semplice fatto che per la nostra vettura è una pista favorevole di solito, ma abbiamo commesso degli errori per l’intero weekend” e sottolinea ancora una volta categorico “siamo finiti indietro su ogni aspetto: è una pista su cui avremmo dovuto prendere il massimo dei punti, e non ridurre i danni”.
Le giustificazioni di Niki Lauda
Tutt’altro modo di raccontare l’esperienza del Gran Premio del Canada da parte di Niki Lauda. Più che accusare, quest’ultimo giustifica la scarsa prestazione delle Mercedes accennando sì alla mancata implementazione della power unit 2, ma ammettendo pure l’ottimo lavoro svolto da Ferrari: “Prima cosa, non abbiamo potuto usare il motore nuovo. E secondo, dobbiamo dire pure che Ferrari ha un pacchetto incredibile. La vettura è fantastica e il motore, anche per i consumi di carburante, ha consentito loro di spingere per la gara intera”.
Al di là del problema di Lewis Hamilton relativo al raffreddamento del motore, problema a causa del quale ha dovuto fare un pit stop anticipato, Lauda conferma pure che c’è molto lavoro da fare, specie per battere le Ferrari perché dopotutto “la Red Bull è stata una sorpresa, ma è comunque rimasta dietro”, almeno a Bottas.