Continua l’avvicinamento al GP di Germania di quest’anno e continuano a riaffiorare i ricordi dei GP passati. Negli anni dell’era ibrida il Gran Premio è stato eliminato spesso dal calendario, per motivi economici, e quelle poche volte in cui si è corso la vittoria se la sono spartita Red Bull e Mercedes. Nel mondiale 2018 la situazione sembra però ben diversa, con Ferrari e Mercedes a giocarsi il titolo gara per gara e con la Red Bull subito dietro ad approfittare degli errori.
Leo Turrini e il GP di Germania del 2000
Durante questa fase di avvicinamento al gran premio di Hockenheimring, il giornalista Leo Turrini ha voluto ricordare un gran premio di Germania particolarmente importante e sentito dai tifosi della Ferrari. Nel 2000 si arrivò infatti all’Hockenheimring con una situazione nel mondiale molto simile a quella attuale, con Ferrari e McLaren che si stavano contendo il titolo gara dopo gara. Ma la cosa più importante per Turrini fu il fatto che Schumacher uscì dai giochi dopo pochi giri lasciando nelle mani di Barrichello l’arduo compito di portare la Ferrari alla vittoria. Vittoria che il pilota brasiliano portò a Maranello grazie a una gara superlativa, condizionata da una improvvisa pioggia torrenziale che però non spinse Barrichello a tornare ai box per montare le gomme da bagnato. La scelta si rivelò rischiosissima per la scuderia, vista già l’assenza di un’auto, ma il pilota brasiliano si rivelò un degno erede di Senna guidando con le slick sulla pista bagnata. Con questa vittoria Barrichello si liberò finalmente dell’aura di scudiero di Schumacher, il quale assieme a Hakkinen e Coultard lo abbracciò per la gara corsa una volta sceso dalla monoposto.
Raikkonen come Barrichello?
Un Leo Turrini quindi fiducioso sull’andamento positivo del gran premio di quest’anno, con magari la sorpresa Kimi Raikkonen primo sul podio proprio come Rubens Barrichello. La cosa certa è però la lotta serrata tra la Ferrari con la SF71H e la Mercedes con la W09.