È ormai quasi passato un mese da quel maledetto 31 agosto in cui la corsa mondiale di Valentino Rossi, già difficile di suo dopo la caduta a Le Mans e gli ultimi Gran Premi attraversati da pesanti problemi di gestione pneumatici, si è bruscamente interrotta per via dell’incidente patito in Enduro per le colline del Ranch di Tavullia. Dopo una istantanea operazione ed un duro lavoro di recupero, Valentino è tornato in sella ad una moto a soli 18 giorni di distanza dalla frattura di tibia e perone, girando sulla pista di Misano su una R6 stradale. Due giorni fa il Dottore ha infatti effettuato un test per capire lo stato di mobilità di ginocchio e piede, ottenendo risultati positivi. Lo staff Yamaha Racing ieri ha dato il via libera: Valentino potrà correre il Gran Premio di Aragon.
Non è detta l’ultima
Ma non è detta l’ultima: prima di poter compiere quello che sarebbe un recupero record – degno della fama di leggenda che Vale si porta sulle spalle – il numero 46 deve superare gli accertamenti dell’equipé medica della Dorna, i quali sottoscriveranno (o meno) l’autorizzazione a prender parte al weekend dell’appuntamento iberico. Il comunicato ufficiale dei medici dovrebbe arrivare nel pomeriggio. Anche qualora Valentino prendesse parte alle sessione di prove libere, però, ci sono ombre che vi alleggiano intorno: ombre e domande su come e quanto possa rendere con una gamba praticamente rotta. C’è chi, come lo storico talent scount Carlo Pernat, sostiene che Valentino correrà almeno le libere per poi arrendersi al dolore e chi, invece, come il dieci volte campione Giacomo Agostini fa notare con estrema lucidità: “Se si sente bene, perchè dovrebbe non correre?“. Loris Capirossi allo stesso modo si è schierato con Vale attraverso un suggestivo articolo sul blog di Gazzetta.
L’opinione del papà
Vale ce la sta mettendo davvero tutta, come suo solito. “Mio figlio Valentino sta meglio, quasi bene, deve decidere tra oggi e domani se poter correre la gara di domenica ad Aragon. Se devo essere sincero, però, io sono ottimista“, ha rivelato papà Graziano, anch’egli pilota, alla trasmissione di Radio1 “Un giorno da Pecora”. Quando però gli hanno chiesto se secondo lui Valentino dovrebbe correre già da domenica, la risposta è secca: “Come papà direi di no. Come Graziano, cioè come amico, gli direi di sì“.