Mancano solo cinque giorni alle prime libere del Gran Premio di Aragon e in casa Yamaha lo scenario non è definitivo. Se negli scorsi giorni si dava quasi per certo che Valentino Rossi avrebbe mancato l’appuntamento per via dell’infortunio rimediato in allenamento il 31 agosto, ad oggi questa opzione potrebbe non verificarsi. Rimane l’ipotesi principale ovviamente, avendo il reparto corse di Iwata già trovato un sostituto in Michael Van der Mark, ma qualcosa si muove. A meno di variazioni dell’ultimo momento, infatti, Rossi domani scenderà in pista per un test a Misano. Il Dottore è chiamato a girare su una Yamaha R6 stradale per valutare le condizioni della gamba rotta e capirne il comportamento: se le sensazioni saranno positive, Valentino prenderà il via al prossimo GP in calendario.
Van der Mark: la motivazione lo spinge in alto
Nel frattempo durante il GP del Portogallo di Superbike Van der Mark si è mostrato in grande spolvero. In gara due, galvanizzato dal probabile debutto in MotoGP, il 24enne olandese ha centrato il suo primo podio, arrivando secondo alle spalle di un insostenibile Johnatan Rea su Kawasaki. “È incredibile, a volte abbiamo lottato con la messa a punto della moto e un paio di volte siamo stati vicini al podio ma l’abbiamo mancato“, ha detto Van der Mark, che difende i colori della scuderia ufficiale Yamaha SBK. “È stata una gara veramente difficile ma sono stato più forte dei piloti dietro di me, e poi ho avuto fortuna con la caduta di Chaz Davies. Sono felice di poter finalmente regalare alla mia squadra il mio primo podio con la Yamaha: è sempre bello salire sul podio e ora voglio godere di questa sensazione in ogni gara. Non vedo l’ora che arrivi la prossima“.
Rossi, recupero possibile
Dopo aver schierato unicamente Maverick Vinales a Misano, il team Yamaha MotoGP deve da regolamento provvedere a schierarne due per il successivo GP. Per questa ragione lo scorso lunedì ha ufficialmente annunciato tramite social che il pilota designato per la sostituzione fosse proprio Michael Van der Mark. Il recupero record di Valentino ha però indotto i vertici della Yamaha a ripensarci: d’altronde Vale è sempre Vale, anche infortunato e non al massimo della sua forma. La frattura di tibia e perone occorsa mentre girava in enduro tra le colline di Tavullia gli avrebbero sulla carta precluso Misano e Aragon, con un pressoché certo rientro a Suzuka nel GP del Sol Levante. Il test servirà a capire come rispondono ginocchio e caviglia: a riscontro positivo l’ultimo ostacolo di Vale saranno unicamente le visite mediche d’idoneità.