Le fatiche, più psicologiche che fisiche, che il GP di Misano ha lasciato nel box Yamaha, in virtù di una prestazione, altamente deludente, sono ormai solo un lontano (e brutto) ricordo per Valentino Rossi. Il Dottore vuole uscire dalla crisi di risultati che lo vede protagonista assieme a tutto il team di Iwata, magari già dal prossimo Gran Premio di Aragon, pista in cui la Yamaha potrà sfruttare il test svolto alcune settimane fa. Se Yamaha sta continuando a lavorare duramente per cercare di dare al nove volte iridato una moto finalmente competitiva, Rossi, dall’alto della sua spasmodica competitività e passione verso le due ruote, non perde tempo per allenarsi e divertirsi, in attesa di accendere i motori per le prime libere del venerdì.
Rossi non nasconde le difficoltà: “Il tracciato non è tra i miei preferiti”
Ai microfoni di GPone, Valentino Rossi ha rilasciato dichiarazioni decise su cosa si attende dal week-end di gara in terra spagnola: “Ci aspetta un altro fine settimana intenso su un tracciato che non è certo tra i miei preferiti, l’obiettivo è quello di fare bene e sfruttare nel modo migliore tutti i dati raccolti nei test di tre settimane fa”. Un anno fa, Valentino rientrava eroicamente proprio ad Aragon dopo soli 23 giorni dall’infortunio che gli era costato la frattura di tibia e perone. In quell’occasione il pilota italiano colse un favoloso quinto posto, nonostante le precarie condizioni fisiche. Quest’anno però, la situazione è diversa, di piazzamenti giù dal podio la Yamaha ne ha visti fin troppi, pertanto l’obiettivo dev’essere ben diverso: “Dovremo essere competitivi fin dal primo turno di prove, perché voglio tornare a salire sul podio.”
Aragon è una delle pochissime piste in cui Rossi non ha mai vinto
La parola vittoria, è una parola che aleggia nel box Yamaha in ogni week-end di gara, ma le sensazioni che essa comporta non vengono assaporate né dalla casa giapponese né dal pilota di Tavullia, da ben 22 gare, record storico negativo. Sulla carta, la pista spagnola non è la più adatta dal punto di vista tecnico a riportare Rossi e Viñales sul gradino più alto del podio. Il layout della pista non è conforme alle caratteristiche di guida della M1, in virtù (o per colpa) della presenza di tante curve lente, che richiedono una prestante accelerazione dalle marce basse, di cui in questo momento Yamaha non dispone nel suo arsenale. Rossi, dal canto suo, non ha mai vinto in carriera ad Aragon, presente in calendario dal 2010, aggiungendo il circuito spagnolo alle altre due uniche piste in cui non ha mai trionfato, Austin (Stati Uniti) e Red Bull Ring (Austria).