Guerra e pace
Dal 2015, guerra fredda e distensione. Timida, come ovvio che sia, ma distensione. In questi due anni di tregua ci sono stati effettivamente dibattiti, per lo più taciti e a distanza di scurezza. Polemiche sempre però animate da una certa volontà di trattenere l’acqua calma e scatenare in pista eventuali dissapori. Ma, diciamocelo, avevano a che fare con una ruggine difficile da mandar via. Vuoi per la faccia tosta di Marquez, vuoi per la gravità che una sillaba di Rossi è capace di generare, la loro rivalità era un vulcano in stato di quiescenza, mai del tutto spento e pronto ad esplodere. Ed esplosione fu in quel di Termas de Rio Hondo. Adesso c’è il Texas, con il GP di Austin. Facile scommettere che i due campioni metteranno mano alla loro rivoltella, e lo faranno fino alla fine della stagione, perlomeno.
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