Ormai da qualche anno si parla di un passaggio di Valentino Rossi al mondo delle quattro ruote, ma finora l’ipotesi è stata sempre smentita. Al momento il “Dottore” ha un contratto che lo lega fino al 2018 alla Yamaha e non si è mai sbilanciato troppo su cosa intenda fare dopo questa data. Il pesarese ama ancora l’adrenalina che si respira in pista e proprio pochi giorni fa non ha escluso di poter proseguire oltre la scadenza del rapporto con il team, ma non si possono escludere sorprese. Gherard Berger, ex pilota di Formula Uno, ha lanciato una proposta davvero particolare: portare nel DTM il numero 46.
Tutto sul Dottore
Valentino Rossi, nove titoli mondiali sulle spalle, riscuote certamente un fascino particolare in tutti gli appassionati di motori. Non è un caso quindi che periodicamente si parli di un suo possibile passaggio alle auto, ipotesi che ha sempre stuzzicato anche lui.
A caldeggiare questa possibilità ora è uno che sa bene cosa significhi gareggiare ad alti livelli in Formula Uno. Gerhard Berger, ex pilota Ferrari e McLaren, ha quindi voluto sbilanciarsi: l‘austriaco vorrebbe portare l’italiano nel DTM.
“Lo metterei io stesso in macchina potendo, Valentino, ma non è facilissimo. Cercheremo di avere alcuni piloti della MotoGP in futuro, magari anche tre in tre vetture di marchio diverso, sarebbe ottimo. Oltretutto loro sono meno vincolati e genericamente ragazzi più aperti a queste cose, come esperienza, non avendo nulla da perderci” – ha detto ad automoto.it.
Un’idea non semplice da mettere in pratica
Berger ha sottolineato come sia però difficile portare in DTM altri colleghi illustri della Formula Uno come Hamilton e Vettel: “Sarebbe bellissimo, ma non realistico per vari motivi – continua l’austriaco –. Non impossibile del tutto invero, ricordo ai miei tempi di essere sceso la domenica da una F1 per poi salire in settimana a provare una vettura Turismo, con cui correre subito dopo. Oggi purtroppo i contratti con i costruttori sono molto vincolanti e complessi. Se corri per una Casa che non permette di guidare in gara altri marchi, ovviamente non si può nemmeno pensare di metter piede in un campionato dove la stessa non sia presente. Un grande peccato, anche per i fans”
L’ipotesi sarebbe invece più percorribile nel caso di Fernando Alonso, che già ora sta accumulando qualche esperienza al di fuori del Circus. Recentemente, infatti, lo spagnolo ha gareggiato a Indianapolis: “Anche lui ha dovuto però aspettare un po’ per fare un passo del genere“.