Verstappen contro Vettel: “Stile di guida inaccettabile, deve cambiare”

Tira aria di polemica lungo le ariose pianure della Provenza. Al termine del Gran Premio di Francia, che ha visto trionfare Lewis Hamilton davanti a Max Verstappen e Kimi Raikkonen, la sala stampa si è letteralmente infiammata proprio a seguito di una dichiarazione del pilota Red Bull. Verstappen, non di certo nuovo a ritrovarsi nell’occhio del ciclone ed anzi pesantemente ammonito da più parti ad inizio stagione per la sua condotta di gara giudicata da molti troppo aggressiva, pericolosa ed imprudente, ha lanciato una frecciatina — a dir poco — a Sebastian Vettel.

Il Mea Culpa di Vettel

Un Vettel che in corsa si è effettivamente reso protagonista di un errore quando, alla prima curva, ha staccato troppo tardi ed è finito per tamponare la vettura di Bottas che lo precedeva, innescando un incidente che condizionato la domenica sia della Ferrari che della Mercedes. Seb è stato sanzionato dalla direzione gara con 5″ di penalità, scontati durante il pit-stop. Al termine della gara, però, il tedesco non ha esitato: “È stato un mio errore. Ho delle responsabilità su quanto successo e penso che la penalità sia stata giusta. Mi dispiace molto per Valtteri perchè ho distrutto la sua gara per un errore mio“.

La filippica di Max

In barba a quanto possa essere una dichiarazione sincera e tempestiva di scuse, però, Verstappen ha preso posizione. “Penso che la prossima volta che incontrerete Seb — ha intimato ai giornalisti nella conferenza stampa ufficiale — dovreste chiedergli di cambiare stile di guida. Onestamente non è accettabile. Questo è quanto mi è stato detto ad inizio stagione e trovo giusto che sia fatto lo stesso con lui“. Insomma, alla prima occasione Max sfoggia un dente avvelenatissimo. “E chiaramente Seb non dovrebbe far nient’altro che guidare, imparare da questo e andare avanti“. Poi conclude, sempre con una verve maliziosa e sotto il ghigno divertito di Hamilton lì presente: “Questo è il mio consiglio a tutti voi presenti in questa stanza“.