Max Verstappen rappresenta uno dei giovani talenti che sta emergendo in Formula Uno e che, nonostante qualche critica di troppo per uno stile di guida ritenuto troppo spericolato, piace ache ai grandi team. Tra le scuderie che si sarebbero interessate a lui c’è la Ferrari, che inizia a guardarsi attorno in vista dell’addio di Raikkonen. L’olandese resta però con i piedi per terra e preferisce al momento non sbilanciarsi sul suo futuro.
La Ferrari può attendere
Praticamente da sempre la Ferrari esercita un fascino irresistibile in tutti gli appassionati di motori. I piloti di Formula Uno non fanno certamente eccezione. Uno dei nomi che ultimamente è stato accostato alla “Rossa” ha però fatto discutere: si tratta di Max Verstappen, un talento per molti ma spesso criticato per uno stile di guida che ha finito spesso per mettere in difficoltà i colleghi. L’olandese per ora preferisce non lasciarsi andare troppo ai proclami: “Non lo so, il tempo lo dirà. La carriera è lunga – ha detto nella conferenza stampa post Gran Premio del Canada –. È un marchio molto speciale e ho solo 20 anni, quindi se Kimi ha 37 o 38 anni, ho ancora 17 o 18 anni per fare qualcosa… vedremo. Ho un contratto con la Red Bull e sono molto felice di dove mi trovo in questo momento”.
Un paragone impopolare
Pochi giorni fa Niki Lauda, uno a cui l’esperienza in Formula Uno non manca, ha osato un paragone irriverente: Verstappen ricorderebbe Gilles Villeneuve per il modo di affrontare le gare. Entrambi infatti, secondo il tedesco, non temevano i possibili rischi che si potevano correre in pista.
La similitudine non è però per niente piaciuta al figlio dell’ex ferrarista, Jacques Villeneuve, che ha risposto per le rime. Il raffronto per lui è davvero “un oltraggio“.
Il francese ribatte ancora: “Può essere che a Lauda stia ancora di traverso la decisione della Ferrari di sostituirlo con mio padre – sono state le sue parole -. Sono d’accordo che il pilota della Red Bull prenda rischi come mio padre ma c’è una sostanziale differenza: papà aveva rispetto per gli avversari e imparava dai propri errori. Aveva una educazione completamente differente. Contrariamente a Verstappen, Gilles non avrebbe dato un colpo di sterzo o cambiato traiettoria. Questo paragone francamente non lo comprendo” – ha concluso.
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