Disarmante. Questo il Vettel sceso in pista per il Gran Premio del Canada, che costruisce già dal sabato una storia preziosa, ottenendo la pole e concretizzando il trionfo attraverso una condotta di gara essenzialmente perfetta. Seb la spunta velocemente allo start, schizza via alla ripartenza della Safety Car del giro 4 e distanzia tutti i suoi avversari con una abilità quasi ridicolizzante. Il ferrarista stravince alla sua maniera: impone un ritmo indiavolato sin dalle prime battute per costruirsi un solido vantaggio, amministrandolo fino alla bandiera a scacchi. A podio un Valtteri Bottas in giornata di grazia, comunque lontano dal passo del tedesco, e Max Verstappen aggressivo sia durante lo scatto dai blocchi che sul finale, tagliando il traguardo ad una manciata di decimi dalla Mercedes. La Ferrari, qui, non vinceva da 14 anni.
Male Hamilton
Sconfitto e deludente, invece, Lewis Hamilton. L’inglese aveva approcciato il weekend con una calma per certi tratti spavalda, forte delle sei vittorie conseguite sul tracciato. La scuderia di Stoccarda aveva ricevuto una doccia fredda a metà settimana, quando il controllo qualità ha bloccato l’installazione della seconda power unit a causa di problemi di affidabilità. Nonostante un propulsore con molti chilometri sul groppone, la Mercedes ha fatto un piccolo grande capolavoro, considerando la resa della monoposto di Bottas che, per inciso, è anche la più rodata del muretto. Eppure Hamilton ha compromesso il suo GP con un time attack anonimo ed una gara inizialmente minata da alcuni cali di potenza nella prima fase, che ha concesso a Ricciardo lo spazio per superarlo in overcut. Un errore e due sbavature condiscono una performance brutalmente amara. Il quattro volte campione del mondo è adesso secondo in classifica piloti, a -1 dal neo-leader Vettel.
Red Bull in ottica positiva
Quanto alle Red Bull: da un lato Verstappen si è giocato bene la partenza, non riuscendo comunque ad infilare Bottas. Daniel Ricciardo è scattato ancora meglio, beffando Raikkonen e lanciandosi immediatamente all’inseguimento di Hamilton, tangibilmente più lento. Nel momento in cui l’inglese si è fermato ai box, Ricciardo ha centrato un overcut imperioso, regalandogli la quarta posizione al compimento della sua sosta. Avrebbe potuto perfino insidiare il compagno di squadra Verstappen se avesse effettuato un secondo giro di overcut, ma pare che la Hypersoft fosse ben oltre che finita. Nel finale le due Red Bull sono emerse ancora di più: Verstappen ha addirittura minacciato da vicino Bottas, Ricciardo si è difeso con carattere dall’assalto di Hamilton.
Non solo Vettel
Kimi Raikkonen, dal canto suo, non ha affatto stupito, terminando la gara con una posizione perduta rispetto la griglia di partenza. Notevole invece il rendimento di Charles Leclerc, che ancora una volta centra la zona punti con la sua Alfa Sauber, terminando in decima posizione dopo aver duellato sia con Alonso che con Hamilton. Ad ogni domenica il giovane monegasco sembra crescere esponenzialmente. Brutto anniversario di 300esimo GP per Fernando Alonso, costretto al ritiro per un disturbo al suo ERS. Ordine di arrivo: Vettel, Bottas, Verstappen, Ricciardo, Hamilton, Raikkonen, Hulkenberg, Sainz, Ocon, Leclerc, Gasly, Grosejean, Magnussen, Perez, Ericsson, Vandoorne, Sirotkin.